J.K. Rowling nella bufera per un tweet sulle persone transgender 

J.K. Rowling nella bufera per un tweet sulle persone transgender

(Fotogramma)

Pubblicato il: 20/12/2019 14:10

Pioggia di critiche su J.K. Rowling, la creatrice della serie “Harry Potter”. La famosa scrittrice britannica è finita nel mirino dei gruppi per i diritti dei gay e dei transessuali per un post su Twitter dove esprimeva il suo supporto a Maya Forstater, una ricercatrice britannica le cui opinioni sulle persone transgender sono state definite da un tribunale come “non degne di rispetto in una società democratica “.

La ricercatrice lavorava in un Think Thank (Center for Global Development – CGD), incentrato alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza. Lo scorso anno ha perso il lavoro dopo che si era espressa su Twitter in modo piuttosto netto contro le proposte di riforma del Gender Recognition Act, che consentirebbero alle persone di cambiare il proprio genere sessuale più facilmente.

Ha quindi avviato una causa per presunta discriminazione basata su ciò che ha definito i suoi punti di vista “critici sull’dentità di genere”, che ha espresso spesso su Twitter. Tra questi c’è la convinzione che “è impossibile cambiare il proprio sesso biologico”. Un tribunale del lavoro di Londra le ha però dato torto, sostenendo che le sue opinioni non hanno il valore di “credenza filosofica” protetta dalla legge britannica ma sono invece “incompatibili con la dignità umana e i diritti fondamentali degli altri”.

Poche ore dopo la sentenza, che è stata molto seguita dai giornali britannici, Rowling ha scritto su Twitter un messaggio a favore di Forstater. “Vestitevi come volete. Definitevi come vi piace di più. Fate l’amore con qualsiasi adulto consenziente vogliate. Vivete le vostre vite al meglio, in pace e sicurezza. Ma si può davvero licenziare una donna per aver detto che il sesso è reale?”, il messaggio postato su Twitter, dove Rowling ha più di 14 milioni di follower, con gli hashtag #IStandWithMaya (“Io sto con Maya”) e #ThisIsNotADrill (“Questa non è un’esercitazione”).

Il post ha scatenato inevitabili polemiche, con migliaia di commenti degli utenti. Ad insorgere soprattutto la comunità LGBTQ, che accusa l’autrice di aver espresso in altre occasioni opinioni negative sulle persone transgender. Come nel 2018, quando è stata criticata per un tweet in cui si riferiva alle donne transgender come “uomini in abiti”. Anche l’artista e attivista inglese Jameela Jamil ha risposto a J.K. Rowling con un duro tweet: “Per favore, segui più persone trans, leggi le loro esperienze in questo mondo e prendi atto che stai contribuendo alla loro cancellazione, al loro abuso e alla loro sofferenza, sostenendo coloro che negano la loro identità e la loro esistenza. Per favore, usa il tuo immenso potere per proteggere coloro che sono più a rischio”.

Ken Kleinberg, un avvocato della signora Rowling negli Stati Uniti, raggiunto telefonicamente dai media ha rifiutato di commentare l’episodio.

Dress however you please.

Call yourself whatever you like.

Sleep with any consenting adult who’ll have you.

Live your best life in peace and security.

But force women out of their jobs for stating that sex is real? #IStandWithMaya#ThisIsNotADrill

— J.K. Rowling (@jk_rowling) 19 dicembre 2019