Provenzano: “100 mld sul Sud, rivedere reddito cittadinanza” 

Provenzano: 100 mld sul Sud, rivedere reddito cittadinanza

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 30/12/2019 08:04

Il Piano per il Sud da “100 miliardi in 10 anni sarà un’occasione anche per il Nord, l’Italia coesa è più forte”. Così il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, a ‘Repubblica’. Il Mezzogiorno, aggiunge, “non è una terra dimenticata, ma la vera emergenza nazionale. Ecco perché in manovra abbiamo trasformato il principio teorico del 34% in norma di legge valida ex ante, non come controllo a posteriori. D’ora in poi un terzo di tutti gli investimenti nazionali andrà al Sud, in proporzione alla sua popolazione”.

Il vincolo del 34% in legge di bilancio, continua il ministro, porterà risorse aggiuntive al Sud per “almeno 2 miliardi, visto che sin qui la norma si traduceva in un mero monitoraggio ex post e si arrivava a un 20% di spesa ordinaria per investimenti al Sud. I fondi Ue sono stati sostitutivi di mancate risorse nazionali”.

Quanto al Piano, ricorda Provenzano, “sarà piano decennale, oltre 100 miliardi coi fondi Ue. I primi tre anni realizzeremo le novità della legge di Bilancio. Negli altri sette attueremo meglio la programmazione europea. I soldi ci sono, ma bisogna metterli a terra e capire cosa farci”. Ad esempio, continua, “riformiamo l’Agenzia per la coesione. La riportiamo alle origini, vicina ai territori per affiancare le amministrazioni in tutta la fase: dalla progettazione ai bandi, fino alla rendicontazione. E ci concentriamo su cinque direttrici di intervento: scuola, innovazione, infrastrutture, ambiente, Zone economiche speciali. Doteremo ogni Zes di un commissario: chi vuole investire al Sud deve sapere con chi parlare”, aggiunge.

Il ministro parla anche del reddito di cittadinanza: “Quanti vogliono cancellare il reddito probabilmente non hanno mai parlato con chi mette insieme pranzo e cena grazie a quel sostegno. Ma la misura va profondamente rivista per correggerne le storture, coinvolgendo gli attori sociali, come l’Alleanza per la povertà, separando gli obiettivi di contrasto alla povertà e attivazione al lavoro. Il reddito da solo però non crea posti. Per quello servono gli investimenti”.