Vela: Beccaria chiama il sindaco di Genova, ‘sostenga prima scuola d’altura italiana’  

Vela: Beccaria chiama il sindaco di Genova, 'sostenga prima scuola d'altura italiana'

Pubblicato il: 30/12/2019 16:09

La notizia era seminascosta in un comunicato della Federvela del 15 dicembre scorso, quando il consiglio federale premiò Ambrogio Beccaria per la sua vittoria, primo italiano in assoluto, nella Mini Transat, la traversata su barche di appena sei metri e mezzo. “Proprio in occasione dell’incontro -si leggeva nel comunicato-, il consigliere Donatello Mellina, responsabile per il settore Altomare, ha voluto annunciare la delibera con la quale la FIV ha accolto appieno il progetto presentato da Ambrogio Beccaria, finanziando la Classe Mini italiana in un percorso che comprende momenti tecnici sia in Adriatico che in Tirreno”.

In sostanza, creare una scuola di vela d’altura italiana, anche questa una prima assoluta, dove far convergere tutti quegli equipaggi, o solitari, che vogliono affrontare con qualche chance di successo in più una regata oceanica grazie alla preparazione tecnica curata da campioni come Soldini o lo stesso Beccaria, facilitazioni per la parte tecnica: una specie di università della vela.

Un progetto che il navigatore, anche presidente della Classe Mini Italia, persegue da molto prima di balzare agli onori delle cronache a metà novembre scorso, dopo la sua trionfale galoppata in due manche -ambedue vinte- tra Bretagna e Martinica.

“Tutto vero, la Fiv ha finanziato l’inizio del progetto con 15.000 euro, che vista la scarsità delle sue risorse è un impegno importante -dice Beccaria all’Adnkronos-. A parte questo, che considero comunque una vittoria visto che sono due anni che li martello, non ci sono altre novità concrete”. L’idea ora è quella di coinvolgere qualche città di mare, e Genova è in pole position (c’è già la sede della Classe Mini, al Marina di Genova, ndr), che voglia investire in questa iniziativa. In Francia c’è da molti anni, a Lorient, e non solo funziona ma ha anche rivitalizzato economicamente la città e i suoi dintorni”, con migliaia di velisti passati da lì negli anni a imparare come si va per mare sul serio.

Situata nel Morbihan, in Bretagna, Lorient deriva il suo nome dalla prima grande nave transoceanica, “Le Soleil d’Orient” di 1000 tonnellate, un’enormità per quei tempi, costruita per conto della Compagnia francese delle Indie orientali: idea di Luigi XIV e del suo primo ministro Colbert. Ma di certo Genova non è seconda a nessuna città, tranne Venezia, per storia e vocazione marinaresca, “e potrebbe tornare ad avere un ruolo importante anche in questo modo di vivere il mare e la marineria: per questo spero che il sindaco, Marco Bucci, si interessi al progetto. Noi siamo pronti fin da ora a ospitare almeno 20 barche ed equipaggi e partire con la scuola d’altura, ma senza un finanziamento pubblico non si va da nessuna parte”.

Lanciata nel 1977 dall’inglese Bob Salmon, l’idea della Minitransat era quella di arginare la tendenza a transoceaniche in solitario con barche sempre più grandi, quindi costose e non alla portata di tutti a meno di avere sponsor: erano gi anni “popolari” della navigazione a vela, inaugurati dal grande navigatore francese François Moitessier, “il barbone dei mari”, che dimostrò fin dagli anni ’50 che si poteva navigare -e anche vincere regate transoceaniche- con mezzi autocostruiti e praticamente senza soldi. Da allora sono passate 21 edizioni, quasi sempre appannaggio dei francesi, con barche sì piccole ma sempre più tecnologiche. Solo 4 non francesi hanno vinto un’edizione, e tra questi Beccaria Ambrogio, 28 anni, detto “il Cammellone”.