Iraq, manifestanti assaltano ambasciata Usa a Baghdad 

Iraq, manifestanti assaltano ambasciata Usa a Baghdad

(AFP)

Pubblicato il: 31/12/2019 11:39

Migliaia di manifestanti hanno assaltato l’ambasciata Usa a Baghdad, nella presidiatissima Zona Verde della capitale, dopo i raid statunitensi contro le milizie sciite filo-iraniane al confine tra Iraq e Siria. Testimoni hanno riferito che alcuni manifestanti, che sventolavano le bandiere della milizia Hashd Shaabi, sono saliti sul muro di cinta dell’ambasciata scandendo lo slogan, “Morte all’America”.

Un gruppo è riuscito a entrare anche nel compound della sede diplomatica. Secondo i media satellitari arabi, il personale e l’ambasciatore Matthew H. Tueller sono stati evacuati e le forze di sicurezza hanno sparato lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla. Almeno 10 manifestanti sono rimasti feriti negli scontri.

Il ministro iracheno dell’Interno e di alcuni deputati si sono recati nei pressi del luogo degli incidenti, mentre dal premier iracheno, Adel Abdul-Mahdi, è arrivato l’invito a lasciare “immediatamente” i dintorni dell’ambasciata americana. Abdul-Mahdi ha anche proclamato tre giorni di lutto nazionale per i miliziani morti nei raid statunitensi.

Le forze Usa domenica hanno riferito di aver condotto “attacchi difensivi di precisione” in Iraq e in Siria contro la milizia Kataib Hezbollah, accusata di avere condotto nei giorni scorsi una attacco nel quale è rimasto ucciso un cittadino statunitense. Secondo i miliziani sciiti, l’attacco Usa ha causato 25 morti e 50 feriti. “Non c’è assolutamente alcuna intenzione di assaltare o attaccare l’ambasciata americana a Baghdad, ma piuttosto di fare un sit-in fino alla chiusura dell’ambasciata e all’espulsione dell’ambasciatore“, ha affermato il portavoce della milizia sciita Kataib Hezbollah, Jaafar al-Husseini, in una dichiarazione riportata dall’emittente irachena Alsumaria.