Martelli: “Quello di Craxi non era sovranismo” 

Martelli: Quello di Craxi non era sovranismo

Pubblicato il: 18/01/2020 19:53

Quello di Bettino Craxinon è sovranismo. Il sovranismo è una dottrina che nasce alla fine degli anni ’70 in Francia, è una costola del gollismo che reagisce alla perdita di sovranità conseguente alla creazione di una sovranazionalità europea. Craxi fa un’obiezione del tutto diversa. Lui non ha nulla da eccepire rispetto allo sviluppo della sovranazionalità europea, purché questa sia fondata non soltanto sul pilastro della libera economia di mercato ma anche sul pilastro della crescita e dello sviluppo sociale”. Lo dice, parlando con l’Adnkronos, Claudio Martelli, ad Hammamet per il ventennale della morte di Bettino Craxi.

Perché a distanza di 20 anni il Pd non riesce a fare i conti con la figura di Craxi? “L’ha spiegato D’Alema nella sua biografia. Dice: noi eravamo come una grande nazione indiana, dovevamo attraversare un canyon, ma su questo canyon era appollaiato Craxi che ci impediva l’ingresso. Una rappresentazione infantile, da Tex Willer, che fa un po’ ridere. La sostanza è: dovevamo diventare noi il partito socialista in Italia sostituendo Craxi e il Psi. Ma questa non è una strategia politica, è la strategia di un genocidio, che è quello che hanno tentato di realizzare. Dimostrando una cecità politica pressoché totale, perché non si sono accorti che in questo modo hanno spinto a destra buona parte degli elettori socialisti“.