E.Romagna: Betti (Ance), ‘prossima amministrazione attivi tavolo costruzioni’ 

Emilia Romagna, Betti (Ance): Prossima amministrazione attivi tavolo costruzioni

Foto Adnkronos/Labitalia

Pubblicato il: 24/01/2020 15:17

“Alla prossima amministrazione regionale chiediamo un tavolo complessivo regionale per il sistema delle costruzioni”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Stefano Betti, presidente di Ance Emilia Romagna, in vista della prossima tornata elettorale. “I dati regionali – spiega – ci parlano di un timido miglioramento che però non riesce a coprire le gravi perdite, in termini di investimenti che dal 2008 ci ha fatto perdere oltre il 33%”.

“Per uscire definitivamente dalla crisi – sottolinea Betti – c’è bisogno di affrontare il tema della messa in sicurezza e della riqualificazione in chiave energetica degli edifici. Il primo ambito su cui gli enti locali possono incidere è quello della messa in sicurezza di territori ed edifici pubblici, con le opere necessarie a contrastare il dissesto idrogeologico che purtroppo coinvolge ancora tutte le nostre aree, dalle pianure alle zone montane passando per le coste, e l’adeguamento di tutti gli edifici scolastici e amministrativi”.

“E’ anche necessario – avverte – snellire e semplificare le pratiche burocratiche, in particolare per ridurre i tempi delle pratiche urbanistiche e consentire tempi ‘umani’ tra lo stanziamento delle risorse per gli appalti pubblici e l’avvio dei cantieri”.

Il presidente Ance parla, poi, “della rigenerazione urbana sostenibile, vero rinascimento urbano che deve essere supportato da alleanze, azioni e strumenti concreti”. “Occorre che la Regione – dice – prosegua nell’incoraggiarla con strumenti legislativi adeguati e che i Comuni implementino in questo senso i piani urbanistici generali, cioè gli strumenti a loro disposizione per la disciplina urbanistica, mettendoli a regime“.

L’ambito delle costruzioni, in Emilia Romagna, ricorda, “riguarda una percentuale molto importante della produzione industriale, dell’occupazione e del pil locale, superiore al 20% se si tiene presente la filiera lunga che esso attiva”. “Coinvolgiamo inoltre circa l’80% dei settori economici e la ricchezza che si genera ricade sul territorio stesso perché qui si trovano la stragrande maggioranza delle imprese e dei loro fornitori”, aggiunge.

Betti, infine, ribadisce che “investire e intervenire nelle costruzioni significa città più competitive, efficienti, sostenibili e accessibili, mediante un uso consapevole del territorio e delle risorse, significa attività produttive ed economiche responsabili: è perciò il modo migliore per sostenere tutta l’economia regionale“.