Morte Kobe Bryant, chi sono le altre vittime 

Morte Kobe Bryant, chi sono le altre vittime

(Foto Afp)

Pubblicato il: 27/01/2020 12:10

C’erano altre otto persone a bordo dell’elicottero su cui viaggiava Kobe Bryant. Oltre a sua figlia Gianna, nell’incidente ha perso la vita anche la sua amica Alyssa Altobelli, sua madre Keri e suo padre John.

Gianna e Alyssa, come si legge su diversi giornali stranieri, erano compagne di squadra alla Mamba Academy. A novembre l’ex campione Nba aveva postato un video delle due ragazze mentre giocavano a basket complimentandosi per la performance.

John Altobelli era l’allenatore di baseball dell’Orange Coast College. L’annuncio della morte del coach è stata data anche sul sito e sui social del college: “John ha significato tanto non solo per l’Orange Coast College, ma per il baseball”, ha affermato Jason Kehler, direttore del Coast Athletic, aggiungendo: “Ha davvero incarnato cosa significhi essere un allenatore di baseball. La passione che ha messo nel gioco, ma soprattutto con i suoi atleti, non è seconda a nessuno: li ha trattati come una famiglia. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia Altobelli”. “Abbiamo perso un membro della nostra famiglia OCC e il nostro cuore è spezzato”, ha detto la presidente dell’OCC, Angelica Suarez. Kobe e John erano diventati amici e capitava che si spostassero insieme a bordo dell’elicottero.

Update: The Altobelli Family has confirmed that Coach Altobelli’s wife, Keri, and daughter, Alyssa, were among those who perished in the helicopter crash that took his life today. Our deepest condolences go out to the family. Our hearts are with you. https://t.co/KmH8CpoTtm

— Orange Coast College (@orangecoast) January 27, 2020

Tra le vittime c’è anche Christina Mauser, assistente allenatrice della Harbor Day School di Corona Del Mar, California. “Io e i miei figli siamo devastati. Oggi abbiamo perso la nostra bellissima moglie e mamma in un incidente in elicottero. Vi preghiamo di rispettare la nostra privacy. Grazie per tutti i messaggi di vicinanza che significano così tanto”, ha scritto Matt Mauser in un post su Facebook.