Svizzera, donna uccisa a coltellate: omicida fermato a Milano  

Svizzera, donna uccisa a coltellate: omicida fermato a Milano

Pubblicato il: 28/01/2020 15:58

E’ stato fermato a Milano un 27enne albanese considerato l’autore dell’omicidio avvenuto il 26 gennaio scorso alle 4 del mattino nel quartiere Plainpalais di Ginevra. La vittima è una 55enne svizzera che è stata accoltellata e uccisa nel suo appartamento. La donna, subito dopo l’aggressione ha chiesto aiuto a un vicino, al cui arrivo il giovane, ancora con il coltello in mano, si è dileguato perdendo sangue sulla via di fuga per le ferite riportate nel corso dell’aggressione, facendo perdere le proprie tracce immediatamente dopo. Le prime indagini e le immediate ricerche attivate dalle autorità svizzere hanno consentito di identificare l’autore dei fatti, che nel frattempo aveva già passato il confine a bordo di un’autovettura.

La stretta cooperazione avviata tra le autorità svizzere, l’ufficio dell’esperto per la Sicurezza italiano a Berna e la Sala Operativa Internazionale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), ha consentito di allertare gli uffici di polizia di frontiera e i comandi territoriali delle forze di polizia potenzialmente interessati al rintraccio dell’omicida.

In particolare è stato subito allertato il Comando Stazione Carabinieri di Casina de’ Pecchi (Milano), dove risultava risiedere la proprietaria dell’autovettura. Immediatamente allertati, i militari hanno localizzato l’omicida presso la clinica Multimedica di Sesto San Giovanni (Milano), dove si era recato per medicare le ferite riportate alla mano destra. Il giovane, identificato in un 27enne albanese privo di precedenti in Italia, ma con precedenti per droga in Svizzera, è stato fermato in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria elvetica. Attualmente il presunto omicida si trova piantonato presso l’ospedale a seguito della convalida della Corte di Appello di Milano, in attesa degli ulteriori accertamenti di Polizia Giudiziaria coordinati con le autorità svizzere per l’eventuale, successiva estradizione.