Coronavirus, “ci apra e facciamo il tampone”: la truffa in Lombardia 

Coronavirus, ci apra e facciamo il tampone: la truffa in Lombardia

Pubblicato il: 24/02/2020 13:33

“Dobbiamo farle il tampone per il coronavirus“. E scatta la truffa. La Croce Rossa di Casatenovo, in provincia di Lecco, su Facebook avverte i cittadini. “Ci viene segnalato che alcuni anziani hanno ricevuto strane telefonate del tipo ‘siamo della Croce Rossa le veniamo a casa a fare il tampone per il Coronavirus'”, si legge nel post. “Non fidatevi di chi si presenta a domicilio per controlli, verifiche, ecc. non esistono medici che vengono a casa vostra per fare i tamponi coronavirus”, prosegue il messaggio, con l’invito ad avvisare “tutti i vostri parenti, amici e soprattutto gli anziani. Nel dubbio, chiamate sempre le autorità per una verifica”.

Questa mattina dai suoi canali social la CRI ha diffuso una nota in cui dice: “Diversi comitati locali ci segnalano una truffa telefonica su finti volontari della Croce Rossa che propongono test domiciliari sul Coronavirus. Vi informiamo che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta e invitiamo tutti a fare attenzione e segnalare eventuali casi sospetti alle autorità competenti. Per informazioni e chiarimenti, il nostro servizio ‘Cri Per le Persone’ 800.065510 è attivo H24”.

Un Numero Verde, quello CRI per le Persone della Croce Rossa Italiana 800.065510, che sta svolgendo un grande lavoro di informazione in questi giorni anche su questa emergenza. Centinaia di chiamate sono arrivate, infatti, negli ultimi giorni da parte di cittadini che chiedono informazioni varie in merito al Coronavirus Covid-19.

Molti sono i quesiti che vengono posti agli operatori soprattutto sul comportamento da tenere in caso di sintomi influenzali o per prevenire eventualmente il contagio o in merito alle ordinanze adottate nelle zone di focolaio del Nord Italia. A tutti coloro che chiedono informazioni più specifiche, gli operatori, ricordano anche di contattare il Numero Verde del Ministero della Sanità, 1500, e quelli attivati a livello regionale.

Intanto la CRI continua ad essere operativa negli aeroporti e nei porti per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia, così come disposto dal Commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli, nell’ambito delle iniziative intraprese dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Continua anche l’attività del Reparto di Sanità Pubblica, in collaborazione con il Ministero della Salute, per i trasporti sui mezzi in alto biocontenimento, quando necessario. Infine è stata potenziata la formazione dei volontari e operatori CRI con nuovi corsi di alta formazione per operatori RSP (Reparto Sanità Pubblica) per il Nord, il Centro e il Sud Italia a cui si aggiungono il costante e capillare aggiornamento dei Comitati CRI sul territorio sui corretti comportamenti da tenere durante le attività e soprattutto un percorso formativo sull’utilizzo dei dispositivi di protezione personale (DPI).