Coronavirus, la situazione in Italia 

Coronavirus, la situazione in Italia

(Afp)

Pubblicato il: 10/03/2020 10:52

Italia ‘chiusa’ per coronavirus dopo il decreto, firmato nella serata di ieri, del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che trasforma di fatto il Paese in ‘zona protetta’. Intanto, dalle regioni, arrivano gli aggiornamenti sui casi.

VENETO – In Veneto i casi positivi di Coronavirus sono saliti stamani a 856, in crescita di 85 casi rispetto a ieri. Di questi 204 sono ricoverati, 67 dei quali in terapia intensiva, 47 le persone dimesse, 26 i decessi, 5 in più rispetto a ieri, 4 dei quali all’ospedale di Treviso e uno all’ospedale di Castelfranco Veneto (Tv).

TOSCANA – Il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, ieri è stato sottoposto al tampone per la ricerca del Covid-19, in quanto presentava sintomi simil influenzali, ed è risultato positivo. Tambellini è in buone condizioni di salute e si trova in isolamento domiciliare seguito da personale medico. Tutta la giunta comunale, lo staff del sindaco e le persone entrate in contatto con lui, circa una ventina, sono stati messi in quarantena.

UMBRIA – Un paziente con sintomi, alla prima valutazione medica, non riconducibili all’infezione da coronavirus e tenuto in osservazione all’Unità di Osservazione Breve Intensiva (Obi) dell’ospedale di Perugia, nella serata di ieri si è rivelato positivo al Covid-19. Lo comunica la direzione regionale alla Salute della Regione Umbria informando che, immediatamente, sono state attivate tutte le procedure per garantire in sicurezza la continuità del servizio.

“Il paziente – spiega il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis – era tenuto in osservazione con sintomi vaghi. I medici di conseguenza, lo hanno trattenuto per sottoporlo a ulteriori accertamenti, tra cui anche delle radiografie. Contestualmente, non migliorando la situazione del paziente, è stato deciso di effettuare un tampone che ha dato esito positivo”. “Alla luce della risposta positiva dell’esame – spiega Onnis – il paziente è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive ed stato messo in isolamento fiduciario il personale che ha seguito il caso o che è entrato in contatto con lui nella struttura ospedaliera. Si stanno valutando tutte le soluzioni per garantire la funzionalità dell’Obi”. Al momento sono in isolamento fiduciario un radiologo, un infettivologo, un medico del pronto soccorso, sette infermieri, due tecnici di radiologia, quattro organizzazioni sindacali, una specializzanda in malattie infettive.