Coronavirus, si lavora a decreto da almeno 15 mld: ecco la bozza  

Coronavirus, si lavora a decreto da almeno 15 mld: ecco la bozza

Pubblicato il: 12/03/2020 19:55

Il governo lavora alacremente al decreto con le misure economiche per contrastare l’emergenza Covid-19. Il pacchetto di norme era atteso in Consiglio dei ministri già domani, ma non è escluso che la riunione – che non è stata mai ufficialmente convocata – subisca un rinvio. “Appena il dl sarà pronto, lo porteremo in Cdm. Per ora si lavora a pancia bassa”, dice una fonte di governo coinvolta nella stesura del provvedimento. L’unica certezza, al momento, è che l’asticella dei 12 miliardi che si stimava in questi giorni sarà spostata più avanti.

Sicuramente le risorse stanziate “saranno di almeno 15 miliardi”, spiega all’Adnkronos la stessa fonte. “Stiamo provando a inserirci quanto più possibile, anche per dare un segnale al Paese – dice un altro ministro in prima linea – non so se riusciremo a chiuderlo per domani. Se avremo bisogno di un altro giorno ce lo prenderemo. Quel che conta è fare le cose per bene”.

CONGEDO PARENTALE – “Per l’anno 2020, per far fronte alla sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado”, ai genitori lavoratori di figli sino a 14 anni “è riconosciuto un periodo di congedo parentale straordinario pari a 10 giorni, senza riduzione della retribuzione; se tali giorni di congedo vengono utilizzati in parti uguali da entrambi i genitori, essi sono incrementati di ulteriori cinque giorni”. E’ quanto si legge in una bozza del dl coronavirus che è stato visionato dall’Adnkronos. Tale disposizione, si rileva, “si applica, cessato lo stato di emergenza, anche ai congedi del personale sanitario e tecnico necessario a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale, da usufruire comunque entro il 2020. Nel caso di famiglie monogenitoriali, all’unico genitore viene comunque riconosciuto un periodo di congedo parentale di quindici giorni”.

All’altro genitore del figlio del personale sanitario e tecnico, ovvero di ricercatori presso centri e istituti di ricerca impegnati a contrastare il diffondersi del Covid- 19, “viene riconosciuto un periodo di congedo straordinario pari a quindici giorni”. La disposizione, si sottolinea nella relazione illustrativa, “si è ritenuta necessaria in ragione del fatto che le misure sulla sospensione dell’attività lavorativa, disposta a causa dell’emergenza, non si applicano al personale sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Per questa ragione si è ritenuto che possa essere agevole per il nucleo familiare con figli, che non devono frequentare la scuola nel periodo interessato, che il genitore, non impegnato per il suo lavoro nell’attività emergenziale, possa restare a casa per la cura dei figli. Quest’ultima disposizione, contenuta nel terzo comma, è limitata al periodo di durata dello stato di emergenza che impegna in prima linea il personale sanitario”.

BONUS CAREGIVER – “Per l’anno 2020 è riconosciuta la corresponsione di un bonus di 500 euro a favore di coloro che svolgono le funzioni di caregiver familiare, per fare fronte agli oneri di cura non professionale di persone non autosufficienti”. E’ quanto si legge in una bozza del dl coronavirus che l’Adnkronos ha visionato. La stessa norma prevede, infatti, che il caregiver familiare – si legge nella relazione illustrativa – è colui che “assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento”.