Coronavirus, Musumeci: “In Sicilia ci prepariamo al peggio” 

Coronavirus, Musumeci: In Sicilia ci prepariamo al peggio

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 15/03/2020 16:11

“In Sicilia ci prepariamo al peggio”. Lo ha detto il governatore siciliano Nello Musumeci intervenendo a Mezz’ora in più su Rai3. “Anche se fino a questo momento la diffusione appare contenuta – dice – con 188 positivi e 71 ricoverati, di cui 15 in terapia intensiva e due decessi”. “E’ chiaro che bisogna essere preparati al peggio – dice – abbiamo già preparato reparti da convertire per realizzare 1.000-1.500 posti per ospedalizzazione ordinaria e 200 posti per terapia intensiva”.

Il governatore siciliano chiede poi “l’ntervento dell’Esercito” per “contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell’isola”. “I prefetti sono stati avvertiti – dice – si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia. Se mettiamo questi posti di controllo con la possibilità dei soldati di esser agente di ps, questo sarebbe un deterrente”.

“Noi siamo preoccupati per le oltre 31 mila persone arrivate in Sicilia in pochi giorni da Nord Italia”, evidenzia Musumeci. “Abbiamo subito fissato un numero verde al quale chiunque rientrava dal Nord doveva autodenunciarsi e queste 31 mila persone sono registrate – dice – quante altre migliaia sono tornate senza arrivare in Sicilia senza avvertire la stessa responsabilità?”. “Servono ai porti uomini in divisa – dice – ieri ho parlato con la ministra Lamorgese”.

“In Sicilia ci sono già centinaia di soldati che sono per strada, qui si tratta solo di modificare gli assetti e di affidare altri compiti o nuovi compiti e questo lo può fare il prefetto. Non c’è bisogno di mettere i carri armati per strada ma di dare una mano a polizia e carabinieri. Ecco perché può servire a scoraggiare chi arriva dal nord e da altri paesi del Mediterraneo, perché la Sicilia è una regione di frontiera, voglio ricordare – dice – ho chiesto di predisporre una ordinanza che blocchi non solo tutti gli arrivi di notte ma che li limiti anche di giorno”.