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Pubblicato il: 16/03/2020 16:57
“L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale e colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà“E’ quanto avverte il direttore della Caritas Italiana don Francesco Soddu, osservando che “in molti casi, si è dovuto far fronte a problematiche nuove”.
Soddu riferisce che la Caritas ha “attivato servizi domiciliari per la distribuzione di pasti e di beni alimentari, numeri verdi per raccogliere i bisogni delle persone costrette in casa, anziani soprattutto. Abbiamo dato supporto alle persone senza dimora impossibilitate a seguire le direttive del governo sulla quarantena e seguito situazioni specifiche, come ad esempio quella dei circensi, in collaborazione con la fondazione Migrantes della Cei”.
Per il direttore della Caritas, “questa emergenza ci deve far sentire tutti uniti e solidali. Sta emergendo il volto bello dell’Italia che non si arrende. Come comunità ecclesiali, siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’Angelus, a riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa”.
Per far fronte a questa emergenza, “che vede ancora una volta esposte le persone più fragili”, don Soddu rinnova “l’appello alla solidarietà concreta invitando a sostenere le iniziative e gli interventi mirati delle diocesi e delle Caritas in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie”.