Coronavirus, Zaia: “Inasprire misure, stop a passeggiate” 

Coronavirus, Zaia: Inasprire misure, stop a passeggiate

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 16/03/2020 13:29

E’ necessario inasprire le misure restrittive previste dal decreto della scorsa settimana: quindi bisogna andare alla chiusura dei centri commerciali la domenica e soprattutto stop alle passeggiate nei parchi cittadini“. E’ quanto chiede il presidente del Veneto, Luca Zaia al governo: “Perché bisogna ‘stare a casa’, e le passeggiate in solitaria all’aria aperta non si possono trasformare in passeggiate di massa come è successo ieri in molti parchi e piste ciclabili del Veneto”.

“Il 25 marzo scade il decreto, deve essere reiterato e bisogna costruire un provvedimento ancora più restrittivo. Noi siamo intenzionati infatti a chiedere al Governo ancora più restrizioni”, ribadisce Zaia, sottolineando che “la mia libertà finisce dove inizia la tua, quella del mio vicino di casa. Anch’io sono uno che ama correre e va in campagna dove non trova nessuno. Ma non ci vado più”.

Sulla situazione in Veneto, il governatore spiega: “I dati di oggi ci danno 2473 positivi, 498 ricoverati, 156 in terapia intensiva, 20 in più rispetto a ieri, 130 dimessi, 69 decessi. Se continua così le previsioni ci danno fino a 400, 500, 600 persone in terapia intensiva: per questo bisogna inasprire le misure restrittive attuali che non bastano”.

“A Vo’ abbiamo fatto i tamponi a tutti. Adesso Vo’ e’ il posto più sano d’Italia. E’ la prova provata che il sistema dei tamponi funziona – dice-. Qui c’erano i primi 2 casi, abbiamo fatto i tamponi a tutti, anche se i ‘professoroni’ dicevano che era sbagliato: 3000 tamponi, abbiamo trovato 66 positivi, li abbiamo isolati 14 giorni, e alla fine c’erano ancora 6 positivi. Così abbiamo chiuso la partita”.

“Non voglio neppure pensare a cosa possa accadere con la cosiddetta ‘immunità di gregge’ -evidenzia il governatore lombardo soffermandosi sulla possibile strategia del premier inglese Boris Johnson per contrastare il coronavirus-. Gli inglesi organizzano le maratone ed è sbagliato. Se qualcuno pensa che questi siano dei bei segnali alla fine faremo la conta dei decessi e degli strascichi lasciati”.