Coronavirus, studio: “Alcuni bambini possono sviluppare patologie”  

Coronavirus, studio: Alcuni bambini possono sviluppare patologie

(Fotogramma)

Pubblicato il: 18/03/2020 10:00

Molti bambini contagiati dal coronavirus sviluppano sintomi lievi o moderati. Una percentuale ridotta, che comprende bambini in età prescolare, può però ammalarsi in forma più grave. E’ il quadro delineato da uno studio pubblicato online su Pediatrics sulla base di analisi compiute su oltre 2000 minori in Cina, epicentro iniziale della pandemia. Lo studio, evidenzia il New York Times, ha coinvolto 2143 casi di pazienti di età inferiore ai 18 anni, tutti segnalati ai Centri cinesi per il controllo delle malattie fino all’8 febbraio. Solo un terzo dei casi è stato confermato da test di laboratorio. Gli altri sono stati classificati come ‘casi sospetti’ sulla base dei sintomi, delle radiografie, delle analisi del sangue e dell’eventuale contatto tra il giovane paziente e soggetti positivi.

Circa metà dei minori presi in considerzione ha mostrato sintomi lievi. Più di un terzo, circa il 39%, è risultato affetto da polmonite o problemi ai polmoni evidenziati da Tac. Il 4% del campione non ha mostrato alcun sintomo. Secondo lo studio, però, 125 pazienti -pari al 6%- ha sviluppato una patologia grave e un 14enne è deceduto, come ha evidenziato Shilu Tong, responsabile dello studio e direttore del Dipartimento di epidemiologia clinica e biostatistica allo Shanghai Children’s Medical Center. Tra i 125 pazienti, 13 si sono trovati in condizioni “critiche”, gli altri sono stati classificati come “gravi”.

“Tutto questo ci dice che gli ospedali dovrebbero prepararsi per alcuni pazienti pediatrici perché non possiamo escludere in toto i bambini”, ha detto il professor Srinivas Murthy, pediatra alla University of British Columbia. “La conclusione principale -ha aggiunto- è che i bambini vengono contagiati in quote che possono essere paragonabili a quelle degli adulti, con gravità nettamente inferiore. Ma anche tra i bambini c’è un range di patologie e alcune richiedono terapie aggressive”. Secondo il Nyt, più del 60% dei 125 minori in condizioni gravi o critiche aveva un’età uguale o inferiore ai 5 anni. Quaranta avevano meno di un anno.