Coronavirus, Fontana: “Aumento contagi in Lombardia per aumento tamponi” 

Coronavirus, Fontana: Aumento contagi in Lombardia per aumento tamponi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 27/03/2020 10:01

“Ieri, quando ho comunicato i dati sui nuovi contagi, avevo solo disposizione del numero e non dell’elaborazione. Nel pomeriggio è stato chiarito che nei giorni precedenti erano stati elaborati dei dati in meno che si erano quindi sommati a quelli di ieri. Direi che siamo ancora in linea“. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ospite a ‘Mattino Cinque’ rispondendo a chi gli chiedeva se l’aumento dei contagi registrato ieri in Lombardia sia dovuto all’aumento del numero dei tamponi effettuati.

“Chi viene trovato contagiato oggi con queste analisi si è contagiato prima che entrassero in vigore le nuove misure più restrittive, quindi sono confidente nel fatto che le nuove misure applicate bloccheranno l’aumento dei contagi”, ha spiegato Fontana, sottolinendo che “uno statistico mi ha fatto notare come all’interno di una stabilizzazione possa capitare che in un giorno ci sia un picco che conferma però la stabilizzazione. Gli esperti dicono che si debba fare una valutazione di cinque giorni almeno per arrivare a una conclusione“.

Sui tamponi “rispettiamo le regole che si sono state dettate dall’Iss – ha ribadito Fontana – il quale, con una delibera del proprio comitato tecnico scientifico del 27 febbraio, ci ha detto che dovevamo fare i tamponi esclusivamente ai sintomatici. In un primo momento venivano fatti ai plurisintomatici, con due o più sintomi. Adesso bassa essere monosintomatici. Negli ultimi giorni anche chi ha un solo sintomo può essere sottoposto a tamponatura”.

Ora “abbiamo una necessità spasmodica di mascherine. E’ la cosa di cui si lamentano giustamente tutti. Anche la nostra medicina territoriale è bloccata dal fatto che i medici senza presidi non vanno a visitare i pazienti, e hanno ragione. Noi abbiamo però altrettanto ragione perché, purtroppo, nessuno ci ha fornito le mascherine, che stiamo cercando di recuperare insieme ai camici”.

Poi, rispondendo alla segnalazione di un privato che vorrebbe aiutare la sanità lombarda fornendo mascherine ma non riesce a mettersi in contatto con chi di dovere, Fontana ha spiegato: “Noi cerchiamo di superare la burocrazia, purtroppo siamo in una situazione veramente difficile. Facciamo un lavoro che non è quello che dovremmo fare noi perché l’approvvigionamento dei vari presidi e delle mascherine non è compito nostro in una situazione di emergenza. Ma lo stiamo facendo. Il problema è che su 100 persone che si offrono, 95 cercano di truffarci. Quindi è possibile che qualche telefonata sia sfuggita”.