Coronavirus, Palù: “Vaccini corrono ma non si sa quanto dura immunità” 

Coronavirus, Palù: Vaccini corrono ma non si sa quanto dura immunità

(Afp)

Pubblicato il: 14/04/2020 11:56

L’attività di ricerca “sta viaggiando ad una velocità mai sperimentata in passato”. E se ‘Nature’ aveva censito in tutto il mondo (all’8 aprile) 115 candidati vaccini, 78 attivi e 37 per i quali non si hanno informazioni, “sono già diversi quelli in fase più avanzata, oltre al progetto che vede insieme Irbm e Università di Oxford e che si basa sulla piattaforma per il vaccino anti-Ebola”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Giorgio Palù, past president della Società europea di virologia e professore emerito di Microbiologia dell’università di Padova, che cita “il candidato Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) – Moderna Therapeutics (Usa); il prodotto di Inovio Pharmaceuticals (Usa), e alcuni sieri cinesi e australiani. Se però l’emergenza sta portando ad accelerare al massimo, ci sono ancora alcuni elementi chiave che sfuggono su questo virus”.

“Ad accelerare la ricerca italiana è il fatto di avere già la piattaforma sugli adenovirus messa in piedi per il vaccino per Ebola. Si tratta dell’approccio più semplice: usare un virus che non fa male per veicolare una parte di Sars-Cov-2 e attivare una risposta immunitaria. Una volta individuato un candidato vaccino – aggiunge Palù – bisognerà trovare la dose efficace e sicura e, soprattutto, capire quanto dura la protezione degli anticorpi. Questo ancora non si sa. E’ una malattia nuova e siamo in emergenza – conclude il virologo – Le autorità come Ema ed Fda si troveranno a fare una valutazione di rischi e benefici” con la pressione della pandemia.

E se il candidato vaccino frutto della ricerca tra Pomezia e Oxford potrebbe essere testato a settembre sui sanitari britannici, “dobbiamo tener presente che in media occorre un anno e mezzo per la ricerca e la produzione dei vaccini”, ricorda l’esperto.