Gualtieri: “Manovra più grande dal dopoguerra” 

Gualtieri: Manovra più grande dal dopoguerra

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Pubblicato il: 28/04/2020 13:12

Quella del 2020 sarà la manovra espansiva più imponente dal dopoguerra. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell’esame del Def. ”Il documento che presento davanti al Parlamento – spiega Gualtieri – è diverso da quanto auspicavo e auspicavamo a inizio anno”. L’emergenza che ”ha fermato il nostro Paese, per arginare il diffondersi del contagio e salvaguardare la salute della nostra comunità, ha comportato la necessità di rivedere sia la struttura che i contenuti abituali del principale documento di programmazione economica”.

Lo shock che ci ha investito ha completamente modificato lo scenario che iniziava a delinearsi a inizio anno”, ricorda Gualtieri. ”Improvvisamente ci siamo trovati a lavorare in un contesto di elevata incertezza, che rende difficile l’esercizio di predisposizione di previsioni economiche e finanziarie”, sostiene il ministro. ”In risposta a queste indicazioni il def 2020 presenta un scenario di previsione limitato al biennio 2020-2021 e, inoltre, la pubblicazione del programma nazionale di riforme e dei principali allegati al def è rinviata di almeno un mese, così da attendere gli sviluppo dell’epidemia, tenere conto del programma di riapertura dei settori produttivi e affrontare il disegno della successiva fase di ripersa con un adeguato dibattito”, sottolinea Gualtieri.

”Le stringenti misure di contenimento dell’epidemia che il nostro Paese si è trovato a dover adottare per primo tra le nazioni europee hanno avuto un impatto senza precedenti sull’economia”. In questo contesto ”è ragionevole attendersi una rilevante caduta del pil nei mesi di marzo e aprile, a cui dovrebbe seguire un parziale recupero, inteso come attenzione calo, da maggio”.

In seguito al ”graduale allentamento delle misure per il contenimento” del coronavirus e al ”progressivo e cauto ritorno alla normalità” si attende ”un rimbalzo nella seconda metà dell’anno, favorito da misure adottate dal governo per contenere la diffusione del virus e proteggere le imprese e l’occupazione”. ”Tuttavia – sottolinea il ministro – il recupero non consentirà di assorbire rapidamente le forti perdite accumulate nella prima metà dell’anno. Per molti mesi il valore aggiunto rimarrà inferiore al livello di inizio anno, pur recuperando rispetto ai minimi di aprile”.

Ci aspettano periodi difficili ma lo spirito mostrato dal Paese dimostra che ne verremo fuori“, assicura il titolare del dicastero di via XX Settembre. che sottolinea come risulti “fondamentale riqualificare la spesa pubblica” per permettere un uso efficace delle risorse.