Consulta: “Congiunti non è un termine giuridico, va chiarito” 

Consulta: Congiunti non è un termine giuridico, va chiarito

Pubblicato il: 30/04/2020 19:28

“La parola ‘congiunto’ non è un termine giuridico, per cui lascia effettivamente un margine e uno spazio interpretativo molto ampio“. E’ quanto osserva la presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia in videoconferenza con l’Associazione Stampa Estera in Italia, a proposito del termine usato per il decreto che consente i nuovi spostamenti nella Fase 2 dell’emergenza per la pandemia da coronavirus.

“La cosa migliore – afferma Cartabia – è dare una interpretazione ufficiale da parte del governo su cosa volesse significare la parola ‘congiunto’. Non mi sembra un termine applicabile a una qualunque relazione di amicizia; è un termine che ha più a che fare con i legami di una comunità affettiva, sicuramente la famiglia legalmente riconosciuta e le unioni civili, ma anche una comunità affettiva stabile”.

Per la presidente della Consulta, “non essendo un termine giuridico, mi aspetto una circolare ministeriale che dia indicazioni chiare sia ai cittadini che alle forze dell’ordine chiamate a far rispettare la regola, su quali siano i tipi di rapporti che rientrano in questa idea di ‘congiunti’…”.

Dagli ambienti della Consulta, si osserva comunque che alla domanda posta da uno dei giornalisti della stampa estera sul significato da attribuire alla parola ‘congiunto’, la presidente Cartabia ha inteso rispondere in modo didascalico, senza alcuna intenzione di esprimere qualsivoglia giudizio sul ricorso nel Dpcm a questo termine che, ha ricordato, non è strettamente giuridico e quindi, come del resto già avvenuto in precedenti occasioni, verosimilmente sarà chiarito da una successiva circolare ministeriale.