Coronavirus, in Lombardia 259 casi in più 

Coronavirus, in Lombardia 259 casi in più

Afp

Pubblicato il: 15/06/2020 19:23

I morti dall’inizio dell’emergenza coronavirus sono complessivamente 16.457 in Lombardia, +8 nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Lombardia. Il totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall’inizio della pandemia a oggi sono 91.917, i nuovi casi sono 259 di cui 109 riferiti a controlli post test sierologici (3,9% il rapporto con i tamponi giornalieri). Attualmente i positivi sono 15.976 (-13).

“I dati di oggi risentono di 109 tamponi eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, 8 tamponi conseguenti a sierologici su operatori socio sanitari e 17 su ospiti delle Rsa. Degli altri 125 cittadini positivi oggi, alcuni sono riferibili alla positività a seguito di sierologici privati”. Lo spiega l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera rispetto ai 259 nuovi casi positivi. “La maggior parte dei casi – continua Gallera – risulta essere ‘debolmente positivo’. Questo elemento evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti”.

“Regione Lombardia ha deciso di avviare una massiccia campagna di screening con prelievi ematici a cittadini in quarantena, contatti di sintomatici, operatori sanitari, forze dell’ordine, personale dei tribunali. I tamponi, invece, vengono eseguiti sui cittadini che si rivolgono al servizio di emergenza urgenza, ai pazienti in fase di ricovero, a coloro che manifestano sintomi anche lievi, e ai loro contatti, segnalati alle Ats dai medici di base o dai datori di lavoro. Contestualmente sono state avviate importanti campagne di screening promosse da aziende private”, sottolinea.

“L’ampliamento della platea delle persone alle quali stiamo eseguendo il tampone, quindi determina un maggior numero di positività che nella maggior parte dei casi non è legata a nuove insorgenze. Questo vasto sistema di screening serve proprio per prevenire e monitorare eventuali situazioni critiche, che al momento gli esperti delle Ats non evidenziano, soprattutto se si considera il fatto che siamo a un mese dal termine del lockdown”, conclude Gallera.