M5S, rabbia grillina su Casaleggio: “Da Conte a che titolo?” 

M5S, rabbia grillina su Casaleggio: Da Conte a che titolo?

(Fotogramma)

Pubblicato il: 07/07/2020 20:39

“Ieri con Di Battista, oggi da Conte.. ma a che titolo?”. La visita di Davide Casaleggio al premier Giuseppe Conte crea frizioni e nervosismo nel M5S. Nella pattuglia dei parlamentari -già sul piede di guerra per l”obolo’ da destinare all’associazione Rousseau- ma anche nella squadra di governo: “totalmente fuori luogo”, si sfoga un esponente dell’esecutivo in una delle chat interne. “Casaleggio è andato da imprenditore, da cittadino qualsiasi o da presidente di un’associazione?”, la domanda che rimbalza tra i parlamentari. Anche perché sull’incontro per ora ci sono solo bocche rigorosamente cucite. “Se l’avessero fatto i partiti avremmo montato su un casino della M…”, lo sfogo di un sottosegretario, tra le voci raccolte dall’Adnkronos.

Già ieri l’incontro con Alessandro Di Battista era rimasto indigesto a molti, soprattutto a coloro che vedono le scelte di Casaleggio -che domani vedrà anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio- come profondamente divisive. Chi teme, cioè, che la scissione sia ormai dietro l’angolo, con i cosiddetti ‘governisti’ da un lato e coloro che invece rivendicano un ritorno alle origini dall’altro. Ma anche su questo la decisione del presidente dell’associazione Rousseau di vedere il premier spariglia, perché Casaleggio -a differenza di Beppe Grillo, da cui in questo periodo sarebbe profondamente distante- non è considerato un sostenitore di Conte. Tutt’altro.

Fatto sta che la sua visita a Palazzo Chigi ha creato tensioni, un nervosismo di massa in un movimento in profonda difficoltà. Mentre sullo sfondo aleggiano ancora le tensioni nei confronti del premier, dopo la sortita dei giorni scorsi a sostegno di un’alleanza alle regionali di autunno specchio del governo nazionale. Questa mattina fonti M5S sostenevano che fosse proprio questo uno dei temi al centro del faccia a faccia tra i due, su posizioni antitetiche rispetto a un’eventuale intesa per sfidare il centrodestra al prossimo appuntamento elettorale. Ma anche su queste voci, la rabbia dei 5 Stelle monta: “anche se fosse, a che titolo?”.