Istanbul, Santa Sofia sarà di nuovo una moschea 

Istanbul, Santa Sofia sarà di nuovo una moschea

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Pubblicato il: 10/07/2020 15:26

Santa Sofia a Istanbul tornerà ad essere una moschea. Come anticipato, il Consiglio di Stati turco ha annullato il decreto del 1934 che aveva trasformato uno dei monumenti simbolo di Istanbul – fino al 1453 basilica e poi moschea – in un museo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha firmato il decreto con cui ordina il passaggio. Erdogan ha condiviso il decreto su Twitter con il commento “Congratulazioni” un’ora dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Non è ancora al momento chiaro quando riaprirà ai fedeli.

L’istanza sulla quale si è espresso il Consiglio di Stato è stata presentata da una piccola associazione poco nota, guidata dal 75enne Ismail Kandemir, che da 26 anni si batte per trasformare Santa Sofia in una moschea. In una sua recente intervista a Kanal7 ha dichiarato di aver “dedicato la sua vita” a questo. Kandemir ha chiesto l’annullamento del decreto di Ataturk, fondatore della Turchia moderna, che cambiò lo status del monumento in museo.

La questione ha polarizzato negli ultimi mesi il dibattito nella società turca, con una parte che considera lo status di Santa Sofia emblematico del carattere secolare della costituzione, mentre i conservatori, guidati da presidente Recep Tayyip Erdogan, da tempo chiedono che l’ex basilica torni ad essere una moschea e la sentenza del Consiglio di Stato, il più alto tribunale amministrativo in Turchia, apre la strada alla sua conversione.

Poco prima del verdetto, l’Unesco aveva espresso “preoccupazione” per eventuali cambiamenti nello status di Santa Sofia. “Chiediamo alle autorità turche di impegnarsi nel dialogo prima di prendere qualsiasi decisione che potrebbe avere ripercussioni sul valore universale del sito”, ha affermato in una nota.

“Qualsiasi modifica” relativa a un sito Patrimonio mondiale dell’umanità “richiede una notifica all’Unesco da parte dello Stato coinvolto e poi, se necessario, un esame del Comitato del Patrimonio mondiale”, ha ricordato l’Unesco.

Nei giorni scorsi il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, aveva esortato il governo turco a mantenere l’attuale status dell’ex basilica, mentre il Patriarca Bartolomeo I, leader spirituale dei cristiano ortodossi, aveva affermato che “la conversione di Santa Sofia in moschea deluderà milioni di cristiani nel mondo”.

Durissimo era stato il commento del patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, che riferendosi al piano di Erdogan aveva sostenuto che “la minaccia nei confronti di Santa Sofia è una minaccia per l’insieme della civilizzazione cristiana”.