Mose, attivisti: “Opera bidone e non finirà mai, Conte non sa di cosa si tratta” 

Mose, attivisti: Opera bidone e non finirà mai, Conte non sa di cosa si tratta

(Fotogramma)

Pubblicato il: 10/07/2020 17:16

“Il Mose non finirà mai e anche se riuscissero a completarlo sarebbe obsoleto tra pochi anni. E’ un bidone. E Conte non sa neanche tanto bene di cosa si tratta”. Lo dice all’AdnKronos Stefano Micheletti, uno degli esponenti del movimento ‘No grandi navi’ che questa mattina ha manifestato a Venezia durante la cerimonia della prova generale delle paratoie alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

“Alcune decine di barche dei movimenti ‘No Mose’ e ‘No Grandi Navi’ hanno partecipato alla protesta. In un primo momento abbiamo assediato, tra virgolette, la motonave Eraclea che partiva da San Marco dicendo la nostra con i microfoni e l’amplificatore, spiegando il perché secondo noi il Mose è un’opera sbagliata, inutile e dannosa, e accanirsi ancora a spendere soldi per finirla”, continua Micheletti.

“Per noi l’opera non finirà mai: dicono che sono al 98 per cento, ma manca tutto il motore, l’apparato elettromeccanico, oggi hanno sollevato le paratoie con un impianto provvisorio. Non so se riusciranno a consegnare l’opera per il dicembre 2021: le criticità sono innumerevoli e secondo noi si tratta di un vero e proprio bidone. Al di là che funzioni o meno, tra qualche decennio il Mose non servirà perché con i cambiamenti climatici è previsto un innalzamento medio del livello del mare molto forte, oltre le previsioni di quando fu progettata l’opera. Con l’innalzamento del livello del mare bisognerà tenere le paratoie costantemente chiuse e questo vorrebbe dire uccidere la Laguna dal punto di vista biologico. La presenza di Conte oggi? Non sa neanche tanto bene di cosa si tratta e probabilmente anche il ministro De Micheli”, conclude.