Di Maio: “Conte capo politico M5S? Risorsa in più su cui contare”  

Di Maio: Conte capo politico M5S? Risorsa in più su cui contare

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Pubblicato il: 22/07/2020 10:38

Dalle posizioni antieuropeiste del 2015, “sono passati 5 anni, il M5S è cresciuto, si è evoluto, ha imparato dagli errori. Lo trovo un percorso sano, che io stesso definii ufficialmente in occasione delle elezioni del 2018, quando sottolineai la nostra appartenenza ai valori euro-atlantici. E l’assoluta contrarietà ad uscire dall’Europa e dall’euro”. Lo afferma Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica nella quale descrive quello che oggi è il Movimento 5 Stelle, rimarcando che “a oggi c’è un capo politico reggente che ha il compito di guidare il processo e va sostenuto. Quanto alla possibilità che sia il premier il prossimo capo politico dei 5 Stelle, “da parte mia, sarei molto felice se scegliesse di iscriversi al Movimento. Sarebbe una grande risorsa in più su cui contare”.

Sull’eventualità di abolire il limite del secondo mandato per i parlamentari, dopo la proposta di farlo per quelli delle sindache Appendino e Raggi, Di Maio precisa che “sono domande da fare a Crimi”, mentre sul ruolo che ha Rousseau sulle decisioni, specifica che “è una piattaforma di supporto alla realizzazione di idee e progetti, un luogo di condivisione. Per fare quel passo avanti di cui le parlavo penso sia utile guardare cosa innovare nel M5S, non colpirsi all’interno e provare a imporre la propria voce. La voce è forte quando è una. Dobbiamo costruire ponti, non muri”.

PD – “Penso che con il Pd si lavori bene – dice ancora il ministro degli Esteri – e che il compito di ogni forza politica sia ascoltare i territori. Quando il M5S sceglierà di riorganizzarsi, raccogliendo le idee di tutti, allora avrà le idee più chiare sul suo futuro. Ora ci sono molte anime che si stanno confrontando, l’unico modo per trovare una strada è fermarci e guardarci dentro, con unità. Non si può mettere il carro davanti ai buoi”.

RECOVERY FUND – “L’accordo sul Recovery Fund è l’occasione per avviare una grande modernizzazione del Paese. Il risultato ottenuto ci dimostra che la strada intrapresa crea stabilità e offre opportunità di crescita e di rilancio”.

TASSE – Di Maio sottolinea che “per quanto riguarda l’Italia, se non diminuiamo il carico fiscale i consumi non ripartono”. “Quando parlo di riforma fiscale – precisa il ministro degli Esteri -, mi riferisco a qualcosa che serve al Paese, al di là della trattativa europea. Penso che bisogna mettere in piedi dei progetti su digitalizzazione ed economia sostenibile legata alle imprese per permettere alle aziende italiane di agganciare le sfide globali. E digitalizzare completamente la pubblica amministrazione, riducendo i tempi di attesa per i cittadini”.