‘Momtifa’ contro Trump, mamme in piazza per i manifestanti 

'Momtifa' contro Trump, mamme in piazza per i manifestanti

(Fotogramma)

Pubblicato il: 22/07/2020 15:41

A Portland c’è chi già parla ‘Momtifa’ e ‘MomBloc”, trasformando i due termini ‘black bloc” e “antifa” che da anni caratterizzano le proteste dei movimenti antagonisti globali, per la mobilitazione del “Wall of Moms”, il muro delle mamme, che sono scese in piazza nella città liberal dell’Oregon dopo le violente cariche delle forze federali.

E non ci sono solo mamme – che hanno scelto il colore giallo come divisa, oltre all’immancabile elmetto da ciclista per proteggere la testa e ovviamente la mascherina anti-Covid – in questi ultimi giorni a manifestare, ma anche i padri come Kim Brolutti, 66enne che è sceso in piazza con la moglie Toren e i due figli di 29 e 31 anni e che è caricato, mentre era fermo in ginocchio, dagli agenti federali che gli hanno spruzzato spray urticante in faccia.

Quello del muro delle mamme, e dei papà, è una delle risposte che stanno arrivando alla mossa di Trump di invocare l’intervento delle forze federali per mettere fine alle proteste di Black Lives Matter che da oltre 50 giorni nella città dell’Oregon. L’intervento è avvenuto senza comunicazioni alle autorità locali, democratiche, che da giorni, sostenute dai dem al Congresso, chiedono che venga fatta luce sull’azione di agenti federali che, in divisa mimetica senza distintivi, hanno usato gas lacrimogeni, sparato proiettili di gomma e urticanti, ed hanno fermato decine di persone caricandole su macchine, anche queste senza simboli di agenzie di sicurezza.

L’amministrazione Trump si è difesa affermando che le forze federali sono state mobilitate per difendere gli edifici federali, compresa la sede del tribunale le cui mura erano state coperte da graffiti. E nei giorni scorsi Trump ha espresso l’intenzione di inviare truppe federali in altre città “guidate da democratici liberal” che sarebbero “peggio dell’Afghanistan”. Ma la manifestazione di forza – che forse serve a Trump per accreditarsi di più con il suo elettorato come il presidente law and order – ha avuto l’effetto contrario in una città liberal come Portland, dove hanno cominciato a scendere in piazza molte più persone per “difendere la nostra città”.

“Tutte le mamme sono state invocate quando George Floyd ha chiamato la sua mamma”, è lo slogan che una delle mamme in giallo, Abby, ha scritto sul suo cartello. “C’è stato un appello rivolto a noi che siamo bianche e possiamo metterci in prima linea per difendere la nostra comunità, la nostra comunità è sotto minaccia adesso“, ha concluso. “E’ una cosa bellissima, mi dà speranza vedere tutte queste madri e padri qui, la gente avrà il diritto ad esprimersi, che a Trump piaccia o non piaccia”, ha dichiarato Monique Jefferson, che partecipa ogni settimana alle proteste da quando sono iniziate.