Digitale: Italia in prima fila per ‘European Open Science Cloud’, oggi firma per Associazione 

Pubblicato il: 29/07/2020 17:44

Nasce oggi a Bruxelles l’Associazione EOSC (European Open Science Cloud), associazione internazionale senza fine di lucro (AISBL) per lo sviluppo e il coordinamento della ‘European Open Science Cloud’, l’iniziativa voluta dalla Commissione Europea per integrare le infrastrutture di ricerca europee, che favorirà l’accesso a grandi quantità di dati scientifici e a servizi avanzati a milioni di studiosi e professionisti del settore scientifico e tecnologico.

A siglare l’atto fondativo della Associazione EOSC sono state l’infrastruttura italiana ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure, che riunisce le Infrastrutture di Ricerca e Digitali, e gli Enti Pubblici di Ricerca italiani con ruolo di rappresentanza nazionale tramite il GARR, lo CSIC con analogo ruolo di rappresentanza nazionale delle attività sui dati scientifici per la Spagna, e due organizzazioni europee: CESAER e GÉANT.

“Si tratta di un importante riconoscimento del lavoro svolto dall’Italia per la stretta connessione fra infrastrutture di ricerca e digitali per la competitività della ricerca Europea”, ha sottolineato Giorgio Rossi, docente di Fisica della materia all’Università Statale di Milano e rappresentante per l’Italia nel Governing Board di EOSC.

Tra gli obiettivi della nuova associazione quello di riunire i principali attori impegnati nello sviluppo della ‘scienza aperta’, mettendo in connessione le infrastrutture di ricerca, gli enti finanziatori, i fornitori di servizi, i rappresentanti delle comunità della ricerca, le organizzazioni intergovernative. La realizzazione di EOSC si concretizzerà tramite una Partnership strategica di Horizon Europe nella quale la Commissione Europea e la EOSC Association AISBL applicheranno un’agenda strategica per la ricerca e l’innovazione (SRIA) per creare l’Internet dei Dati con investimenti coerenti di risorse nazionali e dell’UE.

“In questa fase i quattro membri fondatori sono impegnati a stabilire i criteri e le modalità di adesione, mentre già a settembre è prevista la prima assemblea generale per accettare nuovi membri; successivamente, entro l’anno, si darà vita al consiglio direttivo e si nominerà il presidente della EOSC Association”, assicura Federico Ruggieri, direttore del GARR, indicando le prossime tappe della associazione EOSC.

“ICDI, attraverso il GARR – spiega il direttore Ruggieri – coordina la partecipazione italiana, che con i suoi centri di ricerca ha messo in campo esperienze e infrastrutture di primo livello che, collegate alle altre, permetteranno all’Europa di raggiungere una posizione di leadership nell’utilizzo di Big Data in campo scientifico, in linea con le sue potenzialità in termini economici e di conoscenze”.