Atlantia: “Soluzioni alternative per vendita Aspi” 

Atlantia: Soluzioni alternative per vendita Aspi

(Afp)

Pubblicato il: 04/08/2020 19:52

“Allo stato si rilevano concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative, non solo per concordare la definizione di meccanismi volti alla determinazione di un valore di mercato di Autostrade per l’Italia, ma anche per effetto di richieste avanzate da parte di Cdp su ulteriori impegni al di fuori di quanto rappresentato nella lettera del 14 luglio 2020″. E’ quanto comunica Atlantia nel comunicato diffuso al termine del Consiglio di Amministrazione del gruppo.

Soluzioni alternative per la vendita di Aspi è la strada tracciata dal cda di Atlantia a fronte delle “concrete difficoltà” in cui versano le trattative con Cassa Depositi e Prestiti. “Restando ferma la volontà della Società di dare corso a quanto delineato nella lettera del 14 luglio 2020, il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha ritenuto di dover individuare – con spirito di buona fede – anche soluzioni alternative idonee comunque a giungere ad una separazione tra la Società ed Autostrade per l’Italia, che diano certezza al mercato, sia in termini di tempi che di trasparenza, nonché della irrinunciabile tutela dei diritti di tutti gli investitori e stakeholders coinvolti”, comunica il gruppo.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la possibilità di procedere: alla vendita tramite un processo competitivo internazionale – gestito da advisor indipendenti – dell’intera quota dell’88% detenuta in Autostrade per l’Italia, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri Investitori Istituzionali di suo gradimento, come già ipotizzato nella lettera; alla scissione parziale e proporzionale di una quota fino all’88% di Autostrade per l’Italia mediante creazione di un veicolo beneficiario da quotare in borsa, creando quindi una public company contendibile”.

Le suddette due operazioni potranno essere condotte da Atlantia in parallelo, fino ad un certo punto. È già prevista, annuncia il gruppo, una riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione di Atlantia per il 3 settembre prossimo per esaminare e approvare il progetto di scissione.

CONTI IN ROSSO – Conti in rosso per Atlantia nel primo semestre 2020. I risultati del periodo, approvati dal cda, risentono dell’impatto della pandemia causata dal Covid-19 sulle concessionarie del Gruppo e recepiscono ulteriori accantonamenti per circa 700 milioni di euro in relazione al completo accantonamento degli impegni assunti da Autostrade per l’Italia, aumentati a 3.400 milioni, nell’ultima proposta transattiva formulata al Governo.

Il traffico sulla rete autostradale registra un calo del 37,7% in Italia, 39,1% in Spagna, 33,3% in Francia, 32,5% in Cile, 14,1% in Brasile. Il traffico passeggeri aeroportuale mostra -69,0% Aeroporti di Roma, -67,9% Aéroports de la Côte d’Azur. I ricavi operativi calano a 3.714 milioni di euro, in diminuzione di 1.890 milioni di euro o del 34% (-30% su base omogenea). L’ebitda è pari a 1.300 milioni di euro, in diminuzione di 2.252 milioni di euro o del 63% (-55% su base omogenea). La perdita del periodo di pertinenza del Gruppo pari a 772 milioni di euro, rispetto all’utile rilevato nel primo semestre del 2019 pari a 594 milioni di euro.

Il cash flow operativo è pari a 1.112 milioni di euro, in diminuzione di 1.405 milioni di euro o del 56% (-49% su base omogenea). Gli investimenti operativi sono pari complessivamente a 633 milioni di euro, in diminuzione di 182 milioni di euro (-22%). L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 pari a 39.166 milioni di euro, in aumento di 2.444 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 essenzialmente per gli effetti connessi all’acquisizione e al consolidamento di Rco (complessivamente 3.126 milioni di euro).