Incidente cuneese, sindaco: “In una notte perso 50% nostri giovani” 

Incidente cuneese, sindaco: In una notte perso 50% nostri giovani

Immagine di repertorio (fotogramma)

Pubblicato il: 12/08/2020 13:04

In una notte abbiamo perso il 50 per cento dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c’erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due”. Alberto Bianco è il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese di 54 abitanti dell’alta Valle Grana, in provincia di Cuneo, sconvolto dall’incidente in cui stanotte sono morti cinque ragazzi, tutti sotto i 24 anni, tra cui due fratelli. Giovani che Bianco conosceva molto bene: al telefono, fa fatica a trovare le parole. “E’ una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione – dice Bianco all’AdnKronos – Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel ‘defender’, su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo. Quei ragazzi poi li conoscevo personalmente, giovani bravissimi, lavoratori”.

Bianco si sente in parte responsabile di quello che è accaduto. “Me ne assumo le colpe indirettamente perché io rappresento lo Stato – continua -: mi sento responsabile, ma anche impotente. Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo. Se fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratuitamente così come lo fanno l’assessore e i consiglieri”.

“Tutti insieme dovremo comunque pensare che spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti – aggiunge Bianco – quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve. Su questo lo Stato è assente e me ne assumo in parte la colpa perché probabilmente se avessi alzato la voce, chiamato i giornalisti, denunciato che siamo in questa drammatica situazione forse qualcosa sarebbe cambiato. Ci vuole una marcia in più, lo Stato dovrebbe dare i soldi per le strade in funzione dell’estensione territoriale e non del numero degli abitanti del paese. E’ possibile che lo Stato non ha 30mila euro all’anno da poter investire sulle strade? Mandatemeli ogni due anni e io sono contento”.

I nove ragazzi a bordo del fuoristrada erano saliti al rifugio per osservare le stelle nel periodo di San Lorenzo. “Si trovavano in quel rifugio della famiglia dei fratelli morti perché è una delle zone più buie d’Europa. Tutti gli anni vengono tante persone per San Lorenzo a vedere le stelle in questo punto a dir poco stupendo. Stavano tornando verso la mezzanotte a casa, poi è avvenuta la disgrazia. Abbiamo messo la bandiera a mezz’asta come lutto cittadino. E’ difficile trovare le parole, sicuramente oggi pomeriggio vedrò le famiglie: mi creda, ho paura di guardarle negli occhi”, ha concluso Bianco.