Mascherine trasparenti per i prof, azienda in contatto con Arcuri  

Mascherine trasparenti per i prof, azienda in contatto con Arcuri

Pubblicato il: 28/08/2020 17:34

E’ una delle poche aziende in Italia ad avere sviluppato una mascherina trasparente certificata in grado di proteggere dal coronavirus responsabile della Covid-19, senza limitare il contatto visivo fondamentale: permette infatti leggere il labiale indispensabile per le persone sordomute e, in vista della riapertura delle scuole, anche per gli insegnanti. Si chiama Under Shield ed è una società di Fontaniva (Padova) a gestione familiare, guidata da Paolo Pandin.

“Siamo in contatto con il team del commissario straordinario Arcuri – spiega Pandin all’Adnkronos Salute – a cui abbiamo mandato la documentazione tecnica della nostra mascherina trasparente. Siamo in attesa di una risposta. All’inizio dovrebbe essere distribuita agli insegnanti delle scuole per sordomuti, per questo siamo anche in contatto con l’Istituto per sordi Magarotto di Padova e Roma, e poi immagino anche agli altri istituti”.

Ieri il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) Agostino Mizzo ha ipotizzato infatti la possibilità di far usare questo tipo di dispositivo agli insegnanti. “La nostra mascherina trasparente è fatta seguendo le direttive della normativa vigente – prosegue Pandin – Inoltre la stiamo omologando come dispositivo di protezione certificato dal ministero della Salute”. Nel caso l’accordo con il commissario Arcuri dovesse andare in porto, “siamo pronti con la produzione delle mascherine su grande scala. Non è una sfida che ci spaventa, aumenteremo le linee di produzione”, precisa il proprietario. Oggi il prezzo al pubblico di questo prodotto, già acquistabile sul sito della Under Shield, è di 14 euro.

“L’idea nasce perché abbiamo fatto alcune ricerche e abbiamo capito che con la mascherina tradizionale si crea un muro soprattutto per le persone sordomute, ma chiaramente potrebbe essere d’aiuto per gli insegnanti di tutte le scuole – evidenzia Pandin – Così abbiano dialogato con l’Istituto Magarotto per capire le loro esigenze. Non so se siamo gli unici in Italia. Posso dire che il nostro prodotto è però superiore ad altri che circolano, rispetta tutti gli standard della normativa”.

Mentre in Italia ancora si aspetta, dall’Europa già si sono mossi. “Ci sono arrivati ordini dalla Svezia, Spagna, Ungheria e Danimarca – riferisce Pandin – Sono distributori di quei Paesi interessati al prodotto. All’estero hanno capito prima che può essere fondamentale per molte persone che si ritrovano in gravi difficoltà”.