Recovery fund e il rischio usura 

Recovery fund e il rischio usura

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 27/09/2020 09:20

I fondi europei in arrivo sono una occasione storica e siamo ad una vera svolta, di cui dev’essere consapevole l’intero Paese. Ma è altrettanto vero che il rischio d’infiltrazioni della criminalità economica è grande”. Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Sole 24 Ore’, è Giuseppe Zafarana, il Comandante generale della Guardia di Finanza. “La portata dell’intervento pubblico è storica e chiama la Guardia di Finanza a responsabilità di rilevanza eccezionale. La manovra economico finanziaria si annuncia di ampio respiro e, se non monitorata adeguatamente, potrà alimentare forme inaccettabili di arricchimento personale illecito alterando il funzionamento del mercato”, sottolinea ancora.

“Numerose indagini che abbiamo condotto negli anni – sottolinea il Comandante generale della Guardia di Finanza – hanno evidenziato l’interesse e le capacità della criminalità organizzata d’infiltrarsi nelle maglie dell’economia legale, drenando illecitamente risorse pubbliche. I nostri reparti orienteranno le attività sulla base di analisi del rischio, in stretta sinergia sia con le Procure della Repubblica e contabili sia con gli enti erogatori, con i quali abbiamo già avviato o instaureremo rapporti di collaborazione. A livello provinciale sarà garantita massima collaborazione alle Prefetture, che sono competenti sulle verifiche antimafia e hanno un ruolo centrale sul territorio, oltre a rapporti stretti con le associazioni di categoria”.

Le difficoltà delle imprese stanno aumentando il fenomeno dell’usura? “I segnali che riceviamo dal territorio evidenziano come l’usura continua a manifestarsi in modo aggressivo, subdolo e multiforme. Ora come attività speculativa collaterale a investimenti leciti, ora come strumento di penetrazione tramite prestiti a titolari di piccole e medie imprese in difficoltà. Un modus operandi che vede anche il ricorso alle estorsioni secondo logiche destabilizzatrici tipicamente mafiose, volte all’acquisto di attività imprenditoriali”. E sottolinea: “Nel periodo marzo-agosto 2020 il valore dei proventi usurari sottoposti a sequestro è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo di tempo del 2019”.