Food: in Toscana alla Scuola Tessieri formazione come in bottega del Rinascimento  

In Toscana alla Scuola Tessieri formazione come in una bottega del Rinascimento

Pubblicato il: 09/10/2020 18:06

Una scuola di cucina nel cuore della Toscana concepita come una bottega del Rinascimento. Un luogo di formazione in cui, grazie ad attrezzature e tecnologie all’avanguardia e sotto la guida di alcuni tra i migliori maestri della cucina e della pasticceria nazionale e internazionale, imparare tutti i segreti della ristorazione guardando con fiducia al futuro. Si chiama Scuola Tessieri, atelier delle arti culinarie e con i suoi 800 mq di spazi polivalenti, una sala annessa capace di ospitare 110 coperti, un approccio didattico altamente personalizzato, e il totale e completo rispetto delle norme anti-Covid, si configura oggi come il più grande centro di formazione per l’arte culinaria, la pasticceria e la ristorazione del Centro Italia.

Non è un caso che oggi il 92% dei diplomati di Scuola Tessieri trovi una collocazione entro i 6 mesi dal conseguimento del diploma. Chef, pasticceri, restaurant manager, bakery specialist, ma anche artisti del cioccolato, maestri gelatai, professionisti della pizza gourmet, cuochi specializzati in cucina veg e gluten free: Scuola Tessieri è il luogo in cui si formano i ristoratori e i pasticceri di domani, dove sviluppare solide basi gestionali e insieme tecniche professionali all’avanguardia e fare i conti con il mondo della ristorazione del dopo-Covid. Alla fine del corso, della durata di sette mesi, di cui quattro di stage all’interno di ristoranti, pasticcerie, laboratori, hotel di eccellenza selezionati, la scuola rilascia tutti gli attestati e le qualifiche necessarie per entrare nel mondo del lavoro.

“In Italia – spiega Alessio Tessieri, fondatore e direttore della Scuola -esistono esperienze importanti e prestigiose che somigliano a vere e proprie università. Noi avevamo in mente qualcosa di diverso: per questo abbiamo definito Scuola Tessieri ‘Atelier delle arti culinarie’, proprio perché qui, come nelle botteghe del Rinascimento, maestri e allievi condividono la stessa esperienza e lavorano fianco a fianco ogni giorno, con una visione aperta del mondo enogastronomico nella costante ricerca dell’eccellenza”.

Ciascuna classe (i corsi di formazione professionalizzanti di cucina e di pasticceria partono ogni tre mesi in contemporanea) è infatti a numero chiuso con solo sedici posti, per garantire a ogni allievo la propria postazione, un rapporto diretto e continuativo con i docenti e la possibilità di mettere realmente le mani in pasta ogni giorno. In ogni scuola, a fare la differenza, accanto al metodo, alla tecnologia, alle relazioni col mondo del lavoro, sono proprio i docenti. A Scuola Tessieri a salire in cattedra sono chef e maestri che hanno lavorato nei migliori ristoranti e nelle più rinomate pasticcerie d’Europa, professionisti in grado di valorizzare talenti, capacità e predisposizioni degli allievi, siano essi giovani freschi di diploma, ristoratori o pasticceri già affermati che sentono l’esigenza di migliorarsi e aggiornarsi, o ancora amatori che desiderano mettersi in gioco pensando a un piano B per la loro vita professionale e non solo.

Mario Ragona ha vinto fin da giovanissimo, premi e riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’oro alla Coppa del mondo di pasticceria nel 2010 in Lussemburgo e dal 2019 è direttore operativo di Scuola Tessieri e coordinatore didattico di tutta l’area pasticceria. A coordinare l’area cucina c’è invece Stefano Cipollini, 35 anni e un curriculum che vanta esperienze nelle cucine di Gaetano Trovato, Antonio Guida, Massimiliano Alajmo e Luca Landi. Per tutta la didattica relativa all’arte bianca e l’alta formazione in gelateria il punto di riferimento è Raffaele Musacco, che, oltre ad essere un grande pastry chef, è anche un’autorità indiscussa in tema di merceologia alimentare. Accanto a loro, seguendo un intenso percorso didattico, vengono chiamati a svelare tecniche e soprattutto passione numerosi e pastry chef esterni di grande valore nazionale e internazionale.

E il 12 ottobre la Scuola ospiterà inoltre il corso di ‘Panettone e lievito madre’, a cura del maestro pasticcere Vincenzo Tiri, considerato tra i massimi esperti di grandi lievitati. Tre giorni pensati non solo per la realizzazione di panettoni creati con lievitazione naturale, ma anche l’apprendimento delle tecniche di gestione del lievito madre per le applicazioni di panificazione e pasticceria grazie alla presenza di un microbiologo dell’Università degli studi di Firenze che illustrerà ai partecipanti le tecniche di gestione delle quattro tipologie di lievito.