Coronavirus: Assiteca, per la scuola in arrivo assicurazione in caso di contagio  

Coronavirus, Assiteca: per la scuola in arrivo assicurazione in caso di contagio

Luciano Lucca presidente Assiteca

Pubblicato il: 02/11/2020 12:53

Un’assicurazione che copre insegnanti e personale non docente in caso di contagio Covid. E’ la copertura offerta da Assiteca, il più grande broker assicurativo italiano e offre servizi professionali e consulenza sulla gestione integrata dei rischi aziendali.

“Abbiamo pensato ad un’assicurazione Covid – spiega all’Adnkronos/Labitalia Luciano Lucca, presidente di Assiteca – per un settore, la scuola appunto, che ritengo un’istituzione fondamentale per lo Stato e i cittadini. Tutto il personale, docenti e non, sono fondamentali per la sicurezza di una colonna portante del nostro Paese: l’istruzione”.

“La proposta – illustra – consiste in due formule: basica e plus. La basica, per il costo annuale, per il periodo scolastico, a persona di 6 euro, copre 50 per ogni giorno di degenza, con un massimo di 10 giorni. Qualora la persona venisse ricoverata in terapia intensiva avrebbe 1.500 euro in un’unica soluzione di rimborso”. A questa somma, specifica, “si aggiungono l’assistenza post ricovero per 14 giorni: medico, consulto, psicologo, trasporto autoambulanza a domicilio oppure pronto soccorso e ritorno, taxi”.

Invece, continua Luciano Lucca, “per la plus, per un costo annuale per il periodo scolastico di 12 euro, il rimborso è di 100 euro per ogni giorno di degenza, l’indennità per il ricovero in terapia intensiva è pari a 3.000 euro. Poi l’assistenza post viene ampliata con una collaboratrice domestica per 14 giorni, accompagnamento ai figli a scuola se la persona è impossibilitata, il pagamento delle spese di domicilio”.

“Abbiamo cominciato a promuovere via email – afferma il presidente Assiteca – l’iniziativa e tutti gli istituti ci hanno risposto che sono molto lenti nel decidere se aderire o meno. Sicuramente ci aspettavamo un maggiore successo”.

“La poca adesione – sottolinea – è figlia di un atteggiamento che sta emergendo in questi giorni: forse la gente non ha la percezione del rischio che corre. Noi contiamo che all’incremento ci saranno più adesioni e una maggiore sensibilità.