Vaccino Covid, Galli: “Io volontario, Crisanti travisato” 

Vaccino Covid, Galli: Io volontario, Crisanti travisato

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 21/11/2020 10:42

“Credo che potrò iniziare una sperimentazione molto presto su uno dei vaccini anti Covid presso il mio centro (ospedale Sacco, ndr). Credo che se scoprirò che il ruolo di principal investigator e di responsabile non è in conflitto con quello di volontario sarò tra i primi a fare questa vaccinazione. La posizione di Crisanti, che ha tutta la mia stima, è stata travisata. Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti”. Lo ha detto il direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, intervistato da Rtl 102.5 all’interno di ‘Non Stop News’.

“La nota di ottimismo che mi sento di dare arriva dal vaccino. Siamo tutti un po’ indispettiti dalla politica degli annunci. Continuiamo a vedere una gara a chi ha il vaccino migliore. Se questa fosse una gara nei fatti e non solo negli annunci sarebbe una bellissima cosa”, ha aggiunto Galli facendo riferimento alle polemiche sulle dichiarazioni del collega Andrea Crisanti che ha avanzato dubbi sulla sicurezza del vaccino (“Senza dati a gennaio non lo farei”).

Galli è anche tornato sui rischi legati al Natale: “Ho giurato a me stesso che avrei parlato del Natale solo per fare gli auguri ai parenti, perché credo che sia compito di qualcun altro metterci la faccia da questo punto di vista. Una cosa è certa. Non possiamo aspettarci di far finta che non sia accaduto nulla: dobbiamo evitare di fare a Natale quello che abbiamo fatto a Ferragosto. Mi auguro che la lezione pesante estiva sia stata imparata”, ha sottolineato.

“Dalla fine del lockdown a oggi 12mila morti causati dal virus, gran parte di questi morti poteva essere evitata con comportamenti responsabili – ha spiegato Galli – ma anche con indicazioni responsabili da parte delle autorità. Non ci si possono palleggiare responsabilità. Non cerchiamo sconti. Il Natale responsabile è un natale che deve evitare di infettare i nostri nonni”.