Covid, Azzolina: “A dicembre no a strade affollate e scuole chiuse” 

Covid, Azzolina: A dicembre no a strade affollate e scuole chiuse

(Fotogramma)

Pubblicato il: 23/11/2020 21:59

“Non possiamo pensare di avere strade affollate nel pomeriggio e scuole chiuse la mattina e dobbiamo assolutamente evitare che il mese di dicembre diventi un novello agosto perché le conseguenze le stiamo pagando ancora oggi, soprattutto le scuole superiori”. Lo ha detto a Sette Storie Rai il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Abbiamo un compito: essere prudenti, salvaguardando il più possibile la scuola soprattutto nel mese di dicembre e anche in quelle due settimane di fine dicembre, inizio gennaio in cui le scuole saranno chiuse – aggiunge – penso sia compito di tutti essere prudenti in quei giorni per salvaguardare le scuole”.

“La comunità scolastica quest’estate ha lavorato incessantemente per far sì che le scuole riaprissero. Oggi il Paese ci chiede di tenere le scuole aperte perché la chiusura delle scuole rischia di essere molto più complicata in termini di effetti sui nostri studenti che non la riapertura”. “Parlo di rischi a 360 gradi, non tanto sanitario in sé per sé – ha ribadito – ma di disturbi d’ansia, depressione, del futuro economico del nostri studenti, del problema della dispersione della scuola. La scuola non è solo un luogo di apprendimento ma è scandire il ritmo di vita dei nostri studenti”.

“Il concorso è stato espletato per il 73% delle prove, mancano quattro giorni per terminare il concorso che ci permetterà di assumere i precari che avevano già 36 mesi di servizio nella scuola, poi partiranno anche gli altri concorsi. Abbiamo rispettato la nostra amata Costituzione e daremo ai nostri studenti degli insegnanti a tempo indeterminato. Partiranno a breve le correzioni del 73% delle prove già espletate”.

“Non faccio pronostici, ma posso dire che nei prossimi giorni se la curva dovesse stabilizzarsi gradualmente le scuole superiori riprenderanno a essere vive come lo sono sempre state. La paura di un’impennata dei contagi ha fatto rallentare gli obiettivi che avevamo. Le nostre scuole al loro interno si sono organizzate in modo perfetto, ma tutto quello che c’é intorno alla scuola deve essere monitorato per bene”. “Il sovraffollamento nei trasporti ad esempio non lo abbiamo nelle piccole province e non dobbiamo fare generalizzazioni – sottolinea riferendosi al paventato contagio nel tragitto casa-scuola – Ho mandato una lettera alle Regioni perché siamo disponibili a spostare gli orari d’ingresso: territorio per territorio ci devono far sapere quali sono le criticità. Questa settimana faremo una riunione coi sindaci delle aree metropolitane”.