Nuovo Dpcm Natale, Conte: “Restrizioni o rischiamo terza ondata” 

Nuovo Dpcm Natale, Conte: Restrizioni o rischiamo terza ondata

Foto Palazzo Chigi

Pubblicato il: 01/12/2020 20:38

Si va verso un Natale “giallo rafforzato” con l’obiettivo Rt sotto 1. E’ quanto riferiscono fonti di maggioranza sull’intervento del premier Giuseppe Conte alla riunione con i capigruppo sul nuovo Dpcm. Il sistema di monitoraggio -avrebbe detto Conte- sta funzionando e questo ci consente di abbassare le curva con un lockdown dolce e ci aspettiamo un Natale in giallo (con qualche regione arancione ) ma “la priorità è evitare terza ondata per scongiurare la sovrapposizioni a distribuzione vaccini”. Per Natale possibili regole ad hoc con “una legge ordinaria o un decreto legge in vigore dal 4 dicembre al 6 gennaio“. Avrebbe, inoltre, avanzato l’ipotesi di anticipare alle 20 del 24 dicembre la messa di Natale.

SPOSTAMENTI – Il premier sarebbe orientato a non legare possibili deroghe al divieto di mobilità tra le regioni (dal 21 dicembre) solo alla residenza, ma allargare l’ipotesi ai ricongiungimenti familiari e gli spostamenti verso le seconde case (anche tra regioni diverse). Sebbene ci possano essere perplessità su misura troppo restrittive, il premier avrebbe sottolineato l’esigenza di tenere la barra dritta. “Pur in situazione relativamente più tranquilla dobbiamo tenere duro nelle restrizioni. Siamo in inverno, siamo al chiuso e siamo nel pieno della seconda ondata se affrontiamo periodo Natale così andiamo in faccia alla terza ondata”.

IMPIANTI SCI – “Non possiamo permetterci vacanze sulla neve, ma mettiamo ristori subito sul piatto. La stagione invernale può riprendete a febbraio e marzo. Francia e Germania dovrebbero rientrare in questa soluzione”. L’idea sarebbe chiudere gli impianti e anche gli alberghi vicini, introducendo “rigorosi controlli per chi rientra e quarantena per chi va all’estero per produrre effetto deterrente”. Con il fatto che, ad esempio, in Svizzera potrebbero essere aperti gli impianti da sci, c’è il rischio che italiani ci vadano e, poi, rientrino. Di qui l’ipotesi di misure rigide.

G20 – “Persone, pianeta, prosperità: sono i tre pilastri della presidenza del G20, le tre stelle polari che ci guideranno fino al vertice finale dei leader che ospiteremo il 30 e il 31 ottobre qui a Roma, nella città eterna, nella Capitale d’Italia – annuncia il premier dando il via alla presidenza italiana del G20 -, dove raccoglieremo i frutti di questo nostro impegno”. “L’Italia è pronta a dare il via a un anno di intenso lavoro. Siamo chiamati a dare risposte all’altezza delle grandi sfide globali che ci attendono. E a costruire oggi il mondo di domani, per consegnare nelle mani dei nostri figli un Pianeta migliore. L’Italia saprà mettere in campo tutto il suo impegno e la sua apertura al dialogo, mostrando le sue bellezze, la sua storia e la sua capacità di progettare il futuro. Lo faremo cercando tutti insieme di lasciarci alle spalle la terribile pandemia che sta causando tanta sofferenza in ogni parte del mondo”.