Nuovo Dpcm 4 dicembre, Ricciardi: “A Natale rischio superdiffusori” 

Nuovo Dpcm 4 dicembre, Ricciardi: A Natale rischio superdiffusori

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Pubblicato il: 02/12/2020 14:46

“Stanno lavorando per limare i dettagli” del nuovo Dpcm che verrà varato il 3 dicembre “ma il concetto generale è che in questo momento non c’è possibilità di muoversi liberamente e bisogna, soprattutto nelle regioni colorate più intensamente, stare il più possibile a casa, con poche persone di cui si conosce lo stato immunitario e i comportamenti tenuti nei giorni precedenti. Quello che può succedere, infatti, è che anche con poche persone ce n’è una che ha avuto contatto con soggetti infetti nei giorni precedenti e infetta tutti a casa. Soprattutto se è un ‘super spreader’, addirittura, è terribile”. Mette in guardia sul rischio superdiffusori per il Natale in epoca Covid-19 Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma.

I superdiffusori – spiega ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1 – sono circa il 20% della popolazione, però contagiano il 40-50%, e quando ti trovi con uno di questi in un ambiente chiuso, a distanza ravvicinata, a maggior ragione senza mascherina, purtroppo la carica virale è talmente forte che è quasi inevitabile il contagio. Queste persone possono essere asintomatiche, paucisintomatiche e possono avere i sintomi. C’è tutta una variabilità che è difficile prevedere”.

Vaccino contro Covid-19 in diretta Tv. Molti esperti hanno annunciato pubblicamente di essere disponibili a farlo. Anche Ricciardi è pronto a immunizzarsi sotto l’occhio di una telecamera. “Io – spiega ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1 – normalmente faccio tutti i vaccini possibili e immaginabili e li faccio fare alle persone care. E l’ho già fatto in passato: una volta, quando c’era una crisi del vaccino antinfluenzale, mi feci vaccinare da Bruno Vespa e lo fece anche lui. Ha funzionato – sorride – e lui si voleva addirittura fare vaccinare in piedi”.

Il docente è fiducioso che si possa centrare il risultato senza rendere l’iniezione scudo obbligatoria. “Noi non sappiamo esattamente quanti dobbiamo vaccinare per raggiungere l’immunità di popolazione. Lo sapremo dopo i dati ufficiali” sui vaccini. “Sicuramente sarà intorno a quei numeri, però potrà essere molto di più, perché per certe malattie molto diffusive è necessario raggiungere il 90-95%“.

“Dobbiamo aspettare di capire questi vaccini che tipo di protezione danno, per quanto tempo e di conseguenza dare le indicazioni”, spiega Ricciardi ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1. Quanto alla sicurezza del vaccino, “l’Agenzia europea dei medicinali farà tutte le valutazioni e prima di autorizzarne il commercio sarà assolutamente certa che non ci siano effetti collaterali, che sia sicuro e immunogeno”, assicura. “Poi nel momento in cui cominceremo a vaccinare dovremo spiegare bene perché è importante e sicuro. E confido che con questa informazione la stragrande maggioranza della popolazione si vaccinerà”.