Covid, Spada: “Calo più lento, vento sembra soffiare ancora a Est”  

Covid, Spada: Calo più lento, vento sembra soffiare ancora a Est

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Pubblicato il: 07/12/2020 13:06

Continua il calo dei casi di Covid in Italia, ma la “discesa è un po’ più lenta, con qualche zona decisamente in ritardo”. E’ la sintesi di Paolo Spada, chirurgo Humanitas, che ogni giorno commenta i numeri dell’epidemia sulla pagina social ‘Pillole di ottimismo’. “Siamo a 240 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti/settimana” spiega, facendo il confronto con l’Europa: “Spagna 136, Francia 115, Regno Unito 160, Germania 152, Paesi Bassi 206, Belgio 131, Austria 324, Svezia 349, Romania 246, Portogallo 305, Polonia 278, Repubblica Ceca 251”.

“In media abbiamo avuto in Italia 739 decessi al giorno negli ultimi sette giorni – sottolinea Spada – e 726 nei sette giorni precedenti. La variazione in questi ultimi sette giorni, rispetto ai sette precedenti, è stata pari a +1,8% decessi (ieri era +1%, il giorno prima +1,4%, prima ancora +4,2%, +4,3%, +4,4%, +8,5%)”. L’esperto evidenzia come “in questa discesa della seconda ondata il vento Covid sembra soffiare ancora ad Est, a giudicare dalle mappe delle province italiane, con qualche punta di incidenza ancora molto elevata: Belluno stacca tutti con 743 casi per 100.000 abitanti in sette giorni. Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trento, Puglia e altre hanno curve non ancora in calo, o con qualche accenno di ripresa”.

“L’andamento complessivo della curva rallenta la discesa, un po’ più di quanto fosse atteso, diciamolo – commenta Spada – ma di questo non mi pare il caso di allarmarsi. Semmai di interrogarsi sulle cause, che potrebbero avere a che fare con un comprensibile calo di attenzione, quella stessa percezione delle persone che abbiamo immaginato, al contrario, avvertire il pericolo durante le settimane di ottobre. Ma chi lo sa”.

“Certo è che non tutte le zone a colori funzionano allo stesso modo, e non tutti i colori appaiono sempre in sintonia con l’andamento. Dovremo continuare a guardare i numeri nei prossimi giorni – rimarca -perché forse a breve si comincerà a intuire a quale livello di equilibrio stiamo arrivando in questo tiro alla fune tra noi e il virus: certamente ben al di sopra dell’ottimale, e delle possibilità di far fronte con il solo tracciamento. Già sarebbe un piccolo regalo arrivare all’equilibrio”.