Elezioni Usa, “Melania Trump organizza trasloco da Casa Bianca” 

Elezioni Usa, Melania Trump organizza trasloco da Casa Bianca

Foto Afp

Pubblicato il: 09/12/2020 19:12

Donald Trump continua a lottare per non ammettere la sconfitta e sta lanciando in queste ultime ore gli ultimi tentativi di rovesciare il risultato delle elezioni, ma Melania Trump ha già iniziato a organizzare il trasloco dalla Casa Bianca. Secondo fonti della Cnn, la first lady, pur continuando pubblicamente a sostenere la crociata del marito, avrebbe già iniziato a decidere cosa mettere in un deposito, cosa far spedire alla Trump Tower di New York o alla residenza di Mar a Lago in Florida.

“Vuole solo tornare a casa”, sottolineano le fonti spiegando che Melania si è già informata, in modo riservato, sugli aspetti organizzativi del suo agognato ritorno alla vita fuori dalla Casa Bianca. Tanto che la vociferata nuova candidatura di Trump per il 2024 non sarebbe destinata “a essere presa bene” dalla moglie, assicurano le fonti.

Secondo la Cnn, Melania si è anche rivolta, attraverso la fidata consulente Marcia Lee Kelly, a funzionari della West Wing, gli uffici presidenziali, e dell’ufficio management della Casa Bianca per sapere se vi siano fondi speciali destinati alle first lady, sul modello di quelli che permettono agli ex presidenti di continuare ad avere un ufficio e un piccolo staff. Ma la risposta ricevuta è stata negativa, aggiungono le fonti.

Come è stato rivelato già nei giorni scorsi, la first lady è comunque molto concentrata sul suo futuro dopo la Casa Bianca e starebbe pensando a un libro, ma si terrebbe lontano dall’idea di un libro di memorie sui suoi anni alla Casa Bianca.

Invece, starebbe valutando un libro fotografico sulla storia dell’ospitalità alla Casa Bianca o un altro sui progetti di ristrutturazione realizzati mentre era first lady, secondo quanto rivelano fonti editoriali riferendosi a colloqui preliminari. Come il nuovo padiglione del tennis che lei ha inaugurato lunedì scorso, aggiudicandosi una buona dose di critiche per il fatto di continuare ‘business as usual’ con progetti non essenziali nel mezzo di una pandemia.