Covid, Londra in zona rossa: massimo livello di restrizioni  

Covid, Londra in zona rossa: massimo livello di restrizioni

Foto Afp

Pubblicato il: 14/12/2020 16:38

Londra sale al livello 3, il massimo per le restrizioni anti covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Matt Hancock, parlando con i deputati della capitale britannica, secondo quanto riferisce la Bbc.

La situazione a Londra, dove si registra un aumento dei contagi da Covid-19, è “molto preoccupante”, ha detto il sindaco della metropoli, Sadiq Khan, che in una lettera al primo ministro Boris Johnson aveva sollecitato l’intervento del governo per riportare l’andamento dell’epidemia sotto controllo.

“L’aumento dei casi di coronavirus nella nostra capitale è molto preoccupante”, ha dichiarato Khan, invitando il governo a varare un piano ‘ristori’ per le attività commerciali che subiranno l’impatto delle nuove restrizioni. Secondo il sindaco, portare Londra a livello 3 avrà un impatto “catastrofico” sull’economia.

Le nuove restrizioni per Londra, che saranno valide anche in parti dell’Essex e l’Hertfordshire, entreranno in vigore da mercoledì. Il governo rivaluterà in generale la situazione il 23 dicembre, a ridosso di Natale.

Il livello 3, ovvero la ‘zona rossa’ inglese, significa la chiusura di pub, ristoranti e bar, che potranno offrire soltanto servizi di asporto. Si possono incontrare persone estranee al proprio nucleo familiare solo all’esterno, escluso il proprio giardino, e in gruppi di non oltre sei persone. Sono chiusi tutti i luoghi di intrattenimento, come cinema, teatri, centri di bowling. Non si può assistere a competizioni sportive. Già altri 23 milioni di persone si trovano in zona rossa in Inghilterra.

“Chiedo al governo di fornire urgentemente ulteriore supporto per tenere sotto controllo la diffusione (dei contagi, ndr), salvare vite e garantire che il nostro sistema sanitario nazionale non sia travolto questo inverno – ha concluso il sindaco – L’aumento dei test è la chiave per questo, motivo per cui voglio che i tamponi a intervalli regolari vengano estesi a tutti coloro che non sono in grado di lavorare da casa e agli studenti e al personale delle scuole secondarie di Londra”.