Manovra, dalla pappa reale ad armi ‘parabellum’: deputati sbizzarriti con gli Odg  

Manovra, dalla pappa reale ad armi 'parabellum': deputati sbizzarriti con gli Odg

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 27/12/2020 13:54

Precari, bar, insegnanti e infermieri. Ma anche lo sci, le montagne, l’olio extra vergine di oliva, la cannabis, le armi ‘parabellum’, la pappa reale e l’attività ‘pronuba’ delle api. Ai tempi dell”assalto alla diligenza’ i parlamentari presentavano centinaia e centinaia di emendamenti alla manovra. Lo scopo era quello di strappare qualche finanziamento utile ai loro territori di riferimento. Oggi la fiducia blinda la legge di Bilancio e a deputati e senatori non resta che presentare gli Ordini del giorno. Un elenco infinito di questioni disparate sulle quali ottenere giusto un impegno del governo in aula.

A patto, però, che non si parli di “mancette distribuite qua e là”, ma di “attenzione verso settori dove ognuno di noi ha una diversa sensibilità”, come ha spiegato in aula Antonio Tasso, deputato del Misto che ha firmato un Odg a sostegno degli “allevamenti bovini, bufalini, caprini e ovini, le produzioni di latte crudo, carne, le coltivazioni agricole per l’olio extravergine e per le olive da tavola”. Come quelli “del mio territorio, la Capitanata, delle zone montane del Gargano, dei monti Dauni”, ha sottolineato Tasso.

L’elenco degli argomenti toccati dagli Ordini del giorno è il più disparato e variopinto. Raffaele Trano, del Misto, ha richiamato l’attenzione del governo sull’uso terapeutico della cannabis: “Perché rimanere indietro?”, ha chiesto, “questa pianta dai mille usi ha tante potenzialità”.

Vicino al territorio di Civitavecchia si è dimostrato Alessandro Battilocchio, di Forza Italia, tanto da chiedere “l’istituzione urgente di un servizio di radioterapia presso l’ospedale di Civitavecchia”. Con Martina Loss l’attenzione si è spostata sull’ambiente. La deputata della Lega ha richiamato i colleghi sull'”azione delle api, che è conosciuta per la produzione di miele, di polline e di pappa reale” ma anche per quella “forse meno conosciuta ma di gran lunga più importante per l’intero pianeta: si tratta dell’azione di impollinazione, l’attività pronuba”.

Di altro genere l’Odg del deputato di Fratelli d’Italia Davide Galantino, centrato sul progetto ‘Caserme Verdi’: “Un ambizioso programma con il quale vedremo la realizzazione di basi militari di nuova generazione, per renderle disponibili per l’utilizzo di asili e di strutture sportive, caserme di fatto aperte al pubblico”.

Deciso e molto ispirato l’intervento di Silvia Fregolent, di Italia viva, che ha messo insieme una inedita maggioranza politica con Claudia Porchietto (FI) e Elisa Tripodi (M5s). “Le montagne sono molto avvilite, sono territori che non sempre sono nel cuore e nelle menti dei legislatori”, ha tuonato la Fregolent chiedendo ristori per le attività montane penalizzate dallo stop all’attività sciistica. A stretto giro, la Porchietto ha invocato “un segnale in un momento estremamente difficile per aree che vanno dalle Alpi agli Appennini e arrivano fino alla Sicilia”.

Vito Comencini è andato dritto al punto chiedendo “incentivi alla pratica del tiro a volo” ma “soprattutto la libera vendita delle armi da fuoco, corte, semiautomatiche o a ripetizione 9×19 parabellum”. Per il deputato della Lega non ci sono dubbi: “È un problema che si porta avanti da diversi anni. Queste armi vengono utilizzate in ambito sportivo in tutto il mondo e non si capisce perché in Italia, invece, si debba continuare a impedire questo”.

Ma nelle ore di discussione a Montecitorio sulla manovra c’è spazio per tanti settori e temi. Come la “messa in sicurezza dei territori con corsi d’acqua con il rischio di rottura degli argini” invocata da Roberto Turri, della Lega. Oppure la denuncia di Domenica Furgiuele, sempre della Lega, che ha chiesto di riparare “un atto discriminatorio contro la Calabria, i lavori per l’importante svincolo autostradale di Rosarno, opera fondamentale e strategica” lasciata a metà. E che dire di Roberto Caon, di Forza Italia, e il suo intervento sulla “famosa idrovia Padova-Venezia, che io sto chiedendo da mesi che venga utilizzata come scolmatore delle acque dello snodo fluviale Bacchiglione-Brenta”.

Ma il tempo per gli ordini del giorno non è infinito, c’è da passare al voto dei singoli articoli e al via libera della manovra. Il provvedimento deve essere mandato velocemente al Senato dove deve essere approvato entro fine anno, con una nuova fiducia che ‘casserà’ gli emendamenti dei senatori. A palazzo Madama non resterà che sbizzarrirsi con gli ordini del giorno.