Vaccino Covid in Italia, primi vaccinati allo Spallanzani nel V-day 

Vaccino Covid in Italia, primi vaccinati allo Spallanzani nel V-day

Pubblicato il: 27/12/2020 08:00

Parte ufficialmente in Italia il ‘Vaccine-day’ europeo, la campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Già effettuate le prime tre somministrazioni allo Spallanzani di Roma (VIDEO /FOTO). La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati, alle ore 7.20 di questa mattina, i primi in Italia a ricevere il vaccino anti-Covid.

Presenti nell’Istituto il commissario straordinario per l’emergenza covid Domenico Arcuri, il ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio d’Amato e il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.

”Oggi è soltanto un giorno che serve a dare l’idea di una bella Europa che ha comprato i vaccini per tutti e che ha organizzato la distribuzione. Dalla prossima settimana comincerà la vaccinazione di massa”, ha detto Arcuri, aggiungendo: ”Facciamo il tifo perché anche gli quattro altri vaccini che l’Unione Europea ha sottoscritto possano essere autorizzati”. “Non è la fine, è ancora lunga ma è l’inizio della fine. Passo dopo passo, grazie agli operatori sanitari, è l’inizio della fine”, ha commentato Zingaretti, continuando: “Oggi è una giornata di speranza, un giornata simbolica. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, ci aspettano mesi di dura battaglia in una fase nuova”.

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L’avvio ufficiale della campagna di vaccinazione è arrivato in uno Spallanzani blindato dalle forze dell’ordine che presidiano gli ingressi. Le prime 3 dosi sono state somministrate alle 7.20. Ad essere immunizzati subito dopo due medici infettivologi sempre dell’Inmi: Alessandra Vergori e Alessandra D’Abramo.

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Oggi scatta il ‘Vaccine-day’ in tutte le Regioni, negli ospedali scelti dal programma di vaccinazione varato dal governo, ‘L’Italia rinasce con un fiore-vaccinazione anti-Covid’, e realizzato dal commissario per l’emergenza Covid-19, partono le operazione di immunizzazione in contemporanea con lo Spallanzani. Le dosi consegnate a tutti i Paesi europei per il ‘Vaccine-day’ sono in numero ‘simbolico’ 9.750, la distribuzione vera e propria inizierà dalla settimana che inizia domani e, fa sapere il ministero della Salute, all’Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana.

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ALTO ADIGE – Arrivati oggi i primi 145 vaccini destinati all’Alto Adige. Le dosi sono state consegnate dai militari dell’Esercito all’ospedale di Bolzano.

FRIULI – “La prima vaccinazione anti-Covid in Friuli Venezia Giulia. Un’iniezione di fiducia”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga su Facebook postando il video della prima vaccinazione. “Oggi è una giornata importante per la nostra regione e per tutto il paese – aveva scritto poco prima – Sono diretto a Palmanova dove questa mattina sono arrivate le prime dosi del vaccino anti #Covid-19”.

PIEMONTE – Sono arrivati all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, scortati dai carabinieri, i vaccini che saranno distribuiti e somministrati oggi in dieci strutture del Piemonte, tra ospedali e rsa pubbliche, in occasione del Vaccine Day, giorno scelto dall’Unione Europea per dare il via simbolicamente alla vaccinazione anticovid. Sono 910 le dosi destinate al territorio piemontese, 210 al capoluogo e 80 a ciascuna delle altre strutture, che consentiranno l’immunizzazione di altrettante persone, esclusivamente tra operatori del servizio sanitario regionale, ospiti e personale delle Rsa. Il pacco contenente le prime dosi è stato consegnato a Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie infettive dell’ospedale che sarà anche il primo a farsi vaccinare. Fra poco i vaccini, a bordo di mezzi della protezione civile, saranno portati nelle diverse strutture della regione, scortati dalle forze dell’ordine. Oltre all’ospedale Amedro di Savoia, a Torino le vaccinazioni partiranno anche alla Città della Salute – Molinette, al Mauriziano e al San Giovanni Bosco. Nel resto del Piemonte saranno coinvolti ad Alessandria l’ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, ad Asti la casa di riposo ‘Città di Asti’, nel cuneese l’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo e la rsa ‘La Residenza’ di Rodello. Infine, a Novara l’ospedale Maggiore della Carità e la rsa ‘De Pagave’. Dopo essere arrivati all’aeroporto di Linate dallo Spallanzani di Roma, i vaccini destinati al Piemonte sono stati custoditi nella notte al 1 Reggimento Carabinieri di Moncalieri e di lì portati poco fa all’Amedeo dove e’ in corso la suddivisione per lo smistamento verso tutte le strutture interessate.

LOMBARDIA – Sono stati vaccinati i primi 7 ‘testimonial’ del V-Day all’ospedale Niguarda di Milano. L’iniezione scudo è stata somministrata in contemporanea al presidente dell’Ordine dei medici di Milano Roberto Carlo Rossi, al presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza Pasqualino D’aloia, all’operatrice socio sanitaria dell’ospedale Niguarda di Milano Adele Gelfo, al presidente dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Silvio Garattini, al virologo Fabrizio Pregliasco in qualità di presidente dell’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), all’operatrice dell’impresa di pulizie Grazia Fresta, al medico di famiglia Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Le fiale sono arrivate intorno alle 8 in ospedale.

Vaccino in Ue, il V-Day negli altri paesi

Il carico dei vaccini (1.620 dosi) destinati alla Lombardia per cominciare la campagna era atterrato all’aeroporto di Milano Linate ieri sera dopo le 22. Ed è stato preso in custodia dai militari Nato della caserma di Solbiate Olona, dove è rimasto tutta la notte prima di ripartire alla volta del Niguarda. Oggi alle 10.30 sono partite 11 auto mediche con i vaccini destinati alle altre province lombarde. Le attività di immunizzazione continueranno nell’ospedale per altre 80 persone circa, perché ogni Asst di Milano ha mandato 5 suoi rappresentanti, in modo da coinvolgere simbolicamente nelle vaccinazioni tutte le strutture della metropoli.

Il vaccino anti Covid destinato alla Lombardia è arrivato in 324 fiale al Niguarda, a bordo di un mezzo dell’Esercito scortato dai Carabinieri. Ad attenderle in un simbolico passaggio di consegne il direttore generale dell’ospedale, Marco Bosio, e i vertici delle Forze dell’ordine e militari. Da queste fiale vengono ricavate le 1.620 dosi per gli ospedali lombardi.

A suddividerle l’équipe di Alberto Medaglia della farmacia dell’ospedale. Le macchine di Areu le trasporteranno in altri 13 punti della Lombardia dove, nel pomeriggio, cominceranno le vaccinazioni.

LIGURIA – “Inizia una giornata storica nella lotta al Covid. Il vaccino Pfizer è appena arrivato all’Ospedale San Martino di Genova e tra poco inizieremo le prime somministrazioni. Coraggio Liguria, coraggio Italia”, così scrive il Presidente della Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

EMILIA – Dalle 7.30 di questa mattina, gli incaricati di tutte le aziende sanitarie regionali stanno recuperando la propria scorta di vaccini anti-Covid Pfizer-Biontech e rientrando nelle loro sedi in vista del via della campagna in Emilia-Romagna, alle 14 di oggi. In simultanea in ogni provincia, da Piacenza a Rimini. Le operazioni di vaccinazione andranno avanti fino a sera. In tutto, saranno 975 professionisti della nostra sanità, medici e infermieri, ad essere vaccinati, tanti quante sono le dosi assegnate all’Emilia-Romagna per questa prima giornata d’avvio, nel Paese e in Europa, per quello che è stato ribattezzato il Vaccine Day.

Arrivati nella notte a Bologna con un volo militare partito dalla base di Pratica di Mare (Roma), alle 7.30 le dosi di vaccino, scortate da militari dell’Esercito e agenti delle forze dell’ordine, sono state portate all’Ospedale Bellaria di Bologna (Anatomia Patologica, Padiglione 1) per lo smistamento alle aziende sanitarie. Presente l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

Medici e infermieri, dunque, così distribuiti: 50 a Piacenza, 100 a Parma, 100 a Reggio Emilia, 150 a Modena, 225 (+50 per la Cra ‘Cardinal Giacomo Lercaro’) a Bologna (inclusi il personale degli Istituti Ortopedici Rizzoli), 25 a Imola, 50 a Ferrara e 225 nel territorio dell’Ausl della Romagna.

Ogni azienda sanitaria ha definito il luogo dove verranno somministrate le vaccinazioni a partire dalle 14. Piacenza: Laboratorio analisi dell’Ospedale; Parma: Ospedale Maggiore; Reggio Emilia: ex ospedale Spallanzani; Modena: Centro servizi Ausl di Baggiovara (via Martiniana 21); Bologna: Autostazione delle corriere e Casa di Residenza ‘Cardinal Giacomo Lercaro’; Imola: Medical Centre dell’Autodromo; Ferrara: Ospedale Sant’Anna di Cona; Asl Romagna: Pala De Andrè a Ravenna, Quartiere Fieristico di Rimini; Cesena Fiera.

Alle 14, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà al punto di vaccinazione a Modena, al Centro servizi Ausl di Baggiovara; l’assessore Donini alla Stazione delle Corriere di Bologna.

TOSCANA – “La luce in fondo al tunnel: da oggi la Toscana si cura con il vaccino anti Covid”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha salutato il primo giorno di vaccinazioni. Le prime 620 dosi del vaccino sono arrivate questa mattina alle ore 8 con l’Esercito alla farmacia dell’ospedale di Careggi a Firenze. Il primo scatolone è stato consegnato simbolicamente proprio a Giani che era presente con gli assessori regionali Simone Bezzini e Monia Monni. Presenti alla consegna anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e l’assessore comunale Sara Funaro. Alle ore 8.15 è cominciata la preparazione e il confezionamento delle dosi per gli 11 ospedali toscani segnalati alla struttura commissariale di Domenico Arcuri e per la Rsa di Montedomini a Firenze. Per il trasporto sono state utilizzate 12 autovetture Gsv, vettori specializzati in trasporti con il rispetto della catena del freddo. La Polizia di Stato ha dedicato una pattuglia per ogni direttrice di consegna con specifica staffetta autostradale. La prima vaccinata in Toscana è stata l’infermiera Simona Bausi, 50 anni, in servizio nel reparto Covid dell’ospedale di Careggi.

CAMPANIA – “È iniziata una giornata simbolicamente importante per la lotta al Covid-19. Con l’arrivo presso il punto di smistamento dell’Ospedale del Mare delle prime dosi destinate alla Campania, è partita la campagna vaccinale (Pfizer/BionTech), il ‘V-Day’, nella nostra regione”. Lo scrive su Facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Entro poche ore, le dosi verranno distribuite nelle sette postazioni allestite in altrettanti ospedali della Campania: Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare (Napoli); San Sebastiano (Caserta), Moscati (Avellino), San Pio (Benevento), Ruggi d’Aragona (Salerno). In ogni presidio saranno somministrate in simultanea le 100 dosi di vaccino previste, a operatori sanitari, medici in prima linea nella lotta al Covid e, a partire dalle 13, a 20 operatori di una residenza per anziani dell’Asl Napoli 1”.

PUGLIA – “Evviva!”. Con questa esclamazione della dottoressa Lidia Dalfino è iniziato alle 9.27 il V-Day in Puglia. Nel Policlinico di Bari, la dirigente medico della rianimazione covid è stata la prima a ricevere il vaccino prodotto dalla Pfizer. Dopo di lei è toccato ad altre due donne: una specializzanda ed una infermiera. “Finalmente è arrivato questo momento, è davvero un grandissimo sollievo” ha aggiunto la dott. Dalfino. “Io, come tutti coloro che lavorano in area covid – ha aggiunto – sono straconvinta che questo sia un giorno di svolta. La speranza è che lo comprendano tutti e che si aderisca in massa a questa campagna vaccinale”.

“È solo l’inizio, però è un inizio importante – ha commentato con soddisfazione l’assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco – È una giornata simbolica perché la lotta a questo virus è partita contemporaneamente in tutta Europa, in tutta Italia e in tutte le province pugliesi. Oggi è anche per noi una giornata di test per verificare il funzionamento della macchina organizzativa della campagna vaccinale. La prima fase vera e propria inizierà nei prossimi giorni – ha spiegato Lopalco – man mano che arriveranno i quantitativi di vaccino necessari per vaccinare le prime 95mila persone in Puglia, operatori sanitari ed ospiti delle Rsa. Fino ad ora abbiamo una adesione molto buona, con 50mila persone già registrate sul nostro sito ma ricordiamo agli aventi diritto che fino alla fine dell’anno continueremo a prendere adesioni”. “Oggi – ha detto il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro – è il primo giorno, è solo dimostrativo, perché somministriamo 505 dosi, ma a partire dai primi giorni di gennaio, saranno somministrate in Puglia 95mila dosi”. Dal Policlinico di Bari questa mattina sono partite sei auto, una per ogni provincia pugliese, per la consegna delle dosi.

CALABRIA – Sono 280 le dosi di vaccino Pfizer/BioNtech arrivate questa notte in Calabria per il V-Day con un volo dell’Aeronautica militare atterrato a Lamezia Terme. Le fiale, che saranno somministrate a medici e operatori sanitari volontari, sono state poi consegnate dal secondo reggimento aviazione “Sirio” al policlinico universitario “Mater Domini” di Germaneto a Catanzaro, e poi distribuite anche all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro (dove il primo a vaccinarsi è stato il primario del reparto Malattie infettive, Lucio Cosco), quindi all’”Annunziata” di Cosenza e al Gom di Reggio Calabria.

SICILIA – Il carico di vaccini, arrivato la notte scorsa all’aeroporto di Palermo, è stato consegnato pochi minuti fa all’ospedale Civico del capoluogo siciliano. Questa mattina, alle 11.30, sarà somministrata la prima dose di vaccino al primario del Pronto soccorso Massimo Geraci e poi ad altri operatori. Saranno presenti il Governatore Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza.

SARDEGNA – “Una giornata dal grande valore simbolico, un passo importante per il ritorno alla normalità che auspichiamo possa avvenire al più presto”. Ė il commento del Presidente della Regione, Christian Solinas, per le prime vaccinazioni anti Covid effettuate anche in Sardegna, oggi, per il ‘Vaccine Day’, con il farmaco Pfizer-BioNTech.

“Stiamo preparando il nostro sistema sanitario – afferma il Presidente – alla grande campagna di vaccinazione che seguirà nei prossimi mesi. Mesi in cui sarà ancora fondamentale non abbassare la guardia e che ci vedranno impegnati con forza anche nel più importante progetto di screening che l’Isola abbia mai realizzato, con l’obiettivo di abbattere drasticamente la circolazione virale”. Per il “V day’, si legge in una nota, sono state consegnate alla Sardegna 180 dosi che saranno somministrate, in quattro giornate, ad altrettanti operatori sanitari: personale dell’Arnas G. Brotzu, dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari e del Policlinico universitario ‘Duilio Casula’, di Monserrato. Le fiale con il farmaco, arrivate nell’isola ieri sera con volo militare, sono state trasportate all’ospedale San Michele dell’Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione ‘G.Brotzu’, centro designato dalla Regione per l’esecuzione dei vaccini programmati in occasione dell’evento odierno. I primi due vaccinati della Sardegna sono Silverio Piro, medico infettivologo di 71 anni, e Virginia Boi, infermiera di 58. Le fiale, ciascuna contenente cinque dosi, sono state conservate a -80 gradi e, secondo la procedura, sono state portate a tre e otto gradi in tre ore e lasciate a temperatura ambiente per mezz’ora prima di essere diluite con cloruro di potassio ed essere quindi inoculate. Per ogni somministrazione effettuata è stata data, come previsto, lettura del numero di lotto vaccinale e dei nomi del medico responsabile della seduta e dell’operatore che ha eseguito l’inoculazione. “I centri di vaccinazione della Sardegna individuati dalla Regione – spiega l’assessore della Sanità, Mario Nieddu – sono 12, dislocati su tutto il territorio, in corrispondenza dei principali ospedali. La campagna vaccinale durerà circa un anno, ma ci auguriamo che possa esserci un’ accelerazione con l’approvazione degli altri farmaci in attesa del via libera. Stiamo lavorando con grande impegno da diverse settimane per predisporre quanto necessario per preparare al meglio il nostro sistema sanitario. Abbiamo una continua interlocuzione con il governo e la struttura commissariale per l’emergenza. La Sardegna – assicura l’esponente della Giunta Solinas – è pronta sia sul piano logistico, sia sul piano organizzativo”.