Il 2020 del ‘responsabile’ Berlusconi, supera Covid ma resta nella morsa Salvini-Meloni  

Il 2020 del 'responsabile' Berlusconi, supera Covid ma resta nella morsa Salvini-Meloni

(Afp)

Pubblicato il: 29/12/2020 14:58

Il Covid ha sicuramente segnato il 2020 di Silvio Berlusconi. Un anno vissuto sempre nella morsa della tenaglia sovranista Salvini-Meloni dopo il flop elettorale del 5 per cento di Fi alle ultime regionali ma poi conclusosi con un Cav tornato protagonista dello scenario politico per la sua battaglia sul Mes e l’atteggiamento responsabile nei confronti del governo Conte per affrontare l’emergenza pandemica.

L’ex premier si è contagiato ai primi di settembre dopo le vacanze in Sardegna, nella prima estate italiana post Coronavirus, dove aveva fatto notizia la positività dei figli Barbara e Luigi e dell’amico Flavio Briatore, suo ospite a Villa La Certosa prima di Ferragosto. I bollettini medici del professor Alberto Zangrillo durante il ricovero del presidente di Forza Italia al San Raffaele di Milano hanno tenuto in ansia un partito intero, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo solo dopo più di una settimana quando il suo ‘capo’ si è mostrato alle tv.

Dopo le dimissioni dall’ospedale è seguito un periodo di convalescenza lungo, prima ad Arcore, scelta per la quarantena prima e poi, una volta negativizzato, la Provenza, nella villa vicino Nizza della primogenita Marina (anche lei contagiata insieme al marito Maurizio Vanadia).

”Il Covid non guarda in faccia a nessuno, è una malattia subdola e incredibile, i primi tre giorni sono stati difficilissimi, non pensavo di farcela, devo dire che è stata una delle più sofferte esperienze della mia vita”, la confessione di Berlusconi appena tornato a casa. La malattia e l’isolamento, come per tanti italiani, è stata l’occasione per il leader azzurro di riscoprirsi ‘social’ e ‘smart’, tra collegamenti telefonici e in remoto (soprattutto sulla piattaforma Zoom) con le iniziative politiche di partito e del centrodestra, chiamate su whatsapp e continui post su Fb e Instagram.

Ha fatto notizia la video chiamata a sorpresa all’influencer Chiara Ferragni e al rapper Fedez, per complimentarsi con la coppia premiata nel giorno di Sant’Ambrogio con la massima onorificenza milanese per la raccolta fondi che ha permesso di creare una terapia intensiva al San Raffaele. Sempre ‘collegato’ grazie allo smart working, Berlusconi ha anche votato a distanza al Parlamento Ue, postando ogni volta una foto che lo ritraeva al computer nel salotto della residenza di Valbonne.

La presenza sui social ha consentito a Berlusconi di fare laddove era possibile campagna elettorale, ma questo non è servito a risollevare le sorti di un partito precipitato al 5-6 per cento, confermando l’ultima posizione in una coalizione sempre più a trazione salvinian-meloniana e sovranista.

Per provare a rilanciare la sua creatura fondata nel ’94 il Cavaliere ha adottato in piena emergenza Coronavirus una ‘strategia responsabile’ nei confronti del governo Conte, offrendo la sua collaborazione istituzionale alla maggioranza giallo rossa solo nell’interesse del Paese, non certo per sostenere il Conte bis, come va ripetendo per smentire giochi di sponda con il ‘nemico’ Renzi.

Una mossa, come ha sempre spiegato, per venire incontro all’appello del capo dello Stato Sergio Mattarella all’unità nazionale e al senso di responsabilità in un momento così delicato per l’Italia. Una tattica, in realtà, dettata anche dall’esigenza di smarcarsi dal fronte sovranista Salvini-Meloni e per rivendicare l’autonomia di Fi come unica forza moderata ed europeista del centrodestra, pronta a difendere con le unghie e i denti, in nome dei suoi valori identitari, appunto, il Mes.

Berlusconi è riuscito così a uscire dall’angolo, a riprendersi la scena e ad evitare la morsa a tenaglia di Lega e Fdi ma si è attirato le accuse di cercare l’inciucio con la sinistra, in particolare con i renziani di Italia Viva, per non restare tagliato fuori dalle partite che contano e tutelare le sue aziende.

E’ stato lui a ‘trascinare’ verso il sì gli alleati sullo scostamento di bilancio, rischiando di mandare a frantumi lo spirito unitario di coalizione tante volte sbandierato per criticare il centrosinistra governativo per ricredersi e frenare proprio sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Quando la riforma del Mes, infatti, è approdata in Parlamento i leader del centrodestra hanno deciso di ricompattarsi e votare ‘no’, pur restando favorevoli al cosiddetto Mes sanitario.

Per Berlusconi il 2020 è stato, dicevamo, un annus orribilis non solo per la sua salute, ma anche per quella di Forza Italia, il movimento lanciato nel ’94, ora ridotto ai minimi termini, logorato da una lotta interna tra l’ala sovranista, più filosalviniana e il fronte moderato, più filogovernativo, che fa capo a Gianni Letta e comprende anche i ‘carfagnani’, fedelissimi della vicepresidente della Camera, molto preoccupato dal rischio ‘salvinizzazione’ del partito.

In mezzo a questa guerra non più sotterranea c’è l’ex premier, che ha sempre giocato su più tavoli, cercando, da una parte, di accontentare Salvini per preservare l’unità del centrodestra e, dall’altra, di tenersi le mani libere per tutelare l’identità di Fi. “Sono 25 anni che Silvio si fa concavo e convesso, a seconda della bisogna del momento”, dice a mezza bocca un parlamentare azzurro di lungo corso, presenza fissa ad Arcore.

L’anno che sta finendo ha poi segnato la fine di un’epoca: con l’addio a palazzo Grazioli, sua dimora romana per 25 anni, per la villa di Zeffirelli sull’Appia Berlusconi chiude un periodo che ha fatto la storia di questo quarto di secolo della politica italiana. Oltre al ‘trasloco’ da via del Plebiscito, simbolo del potere politico del Cav, c’è un’altra notizia che fa scalpore e riguarda stavolta la vita privata dell’ex tycoon di Milano 1 e 2.

A marzo il presidente ufficializza tra le polemiche la fine del suo amore con la 34 enne Francesca Pascale. La fine della relazione, durata 15 anni, viene annunciata con una nota. Nel cuore del Cav c’è un’altra donna, sempre di origini napoletane (di Portici anche se nata a Melito di Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria): si tratta della trentenne Marta Fascina, deputata azzurra. “Vorrò sempre un infinito bene al mio presidente, gli auguro tutta la felicità del mondo, spero che trovi una persona che si prende cura di lui come ho fatto io”, il commento della Pascale, che non risparmia all’ex una frecciatina dopo aver visto le foto di Berlusconi, in compagnia della nuova fiamma e di Dudù, pubblicate su ‘Diva e Donna, al Grand Resort di Bad Ragaz in Svizzera: ”Mi fa simpatia vedere un deputato portare a spasso il mio cagnolino…”.

Un mese prima, a febbraio, i giornali hanno dato la notizia che Berlusconi e l’ex moglie Veronica Lario hanno raggiunto un accordo, ratificato dal Tribunale di Monza, che mette la parola fine alla battaglia legale sui profili economici del divorzio, chiudendo tutte le pendenze. Il punto importante dell’intesa è che l’ex premier rinuncia ai circa 46 milioni che Lario gli doveva mentre l’ex consorte non chiederà più circa 18 milioni.