**2020: nasce il sito per insultare l’anno del covid, ideatore ‘un modo per far sfogare le persone’**  

2020 addio: nasce il sito per insultare l''annus horribilis'

Pubblicato il: 31/12/2020 17:35

“Vaff… 2020”, “Caro 2020, ti chiamo io eh”, “Caro 2020, sei meno di una birra piccola”. Sono solo alcuni dei commenti apparsi sul sito ‘insulta il 2020’, ideato e lanciato dall’agenzia di comunicazione milanese ‘Melismelis’ per esorcizzare e salutare “l’annus horribilis” che si sta per chiudere. Un’iniziativa che sta riscuotendo successo e numeri interessanti: sono già stati visualizzati oltre 20.000 insulti, con un tempo medio di permanenza sul sito di quasi 1 minuto e mezzo.

“Già da aprile si cominciava a dire che fosse un anno di m… – spiega all’Adnkronos Massimo Melis, Ceo di Melismelis – un anno sfigato caratterizzato dal Covid 19, cui si sono aggiunte una lunga di serie di ulteriori tragedie. Penso alla morte di Maradona e Paolo Rossi, all’aumento di separazioni e divorzi a causa del lockdown. Abbiamo così deciso di lanciare questo sito per cercare di far stare tutti un po’ meglio, per far sfogare le persone. E’ chiaro che non cambierà nulla, ma almeno abbiamo dato la possibilità a tutti di scaricare la propria rabbia, di entrare in una sorta di empatia collettiva. Non solo nei nostri confini ma anche fuori. E abbiamo visto che decine di milioni di persone hanno maledetto questo 2020”.

“I commenti più simpatici? Sono molto affezionato – racconta – a ‘anche il Covid ha scelto di chiamarsi con il numero 19 perché il 20 gli faceva ribrezzo’, ma ce ne sono svariati. Certo è che abbiamo dovuto fare un lungo lavoro di scrematura. Alcuni infatti non li abbiamo potuti pubblicare. Poi c’è il classico ‘2020 vaff…’ ed anche ‘2020, non so più come insultarti’. Ed ancora quelli dialettali molto simpatici, come il romanesco ‘2020, te possa pija un corpo’ e altri in romagnolo. La gente è davvero esasperata da questo anno maledetto”. Un sito lanciato anche oltre i confini nazionali. “Ieri lo abbiamo inaugurato in inglese – spiega Melis – e uno dei commenti che mi ha fatto più ridere è stato, tradotto, ‘2020, sei più inutile della lettera u nella parola colour’. Vediamo da qui alla mezzanotte quanti ancora ne arriveranno, accettiamo suggerimenti”, conclude Melis.