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Pubblicato il: 03/01/2021 11:45
“Al punto in cui sono arrivate le cose è difficile che si vada avanti senza un chiarimento vero, nei contenuti e sulla struttura del governo”. Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è il senatore del Pd Luigi Zanda sottolineando che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte “avrebbe dovuto aprire la verifica mesi fa” perché ora, con i tempi strettissimi del Recovery fund, è tutto più rischioso.
“Renzi – sottolinea Zanda – ha modi spicci, qualche volta anche sgradevoli e non ha molta attenzione all’etichetta politica. Ma i governi di coalizione sono molto faticosi e chi li presiede deve sapere che il confronto anche rude con i partiti che lo sostengono sarà sempre il suo pane quotidiano”.
Per l’esponente del Pd bisogna che il premier Conte “si apra a un confronto continuo con i partiti. Le fratture aperte da Renzi vanno affrontate con pazienza e ricomposte nel merito, poi verrà il resto”. Per Zanda, “non bisogna mai temere le elezioni, ma avremo fra poco un nuovo piano sui 209 miliardi europei e mi auguro che questi progetti consistano prevalentemente in investimenti che facciano lievitare il Pil e l’occupazione. L’alto debito che stiamo facendo si può giustificare solo se fatto con la vista lunga per far crescere l’economia. E poi c’è da affrontare il tema del Mes”. L’Italia, aggiunge, “ha bisogno di una sanità d’eccellenza e se abbiamo bisogno dei miliardi del Mes li dobbiamo prendere”.