Roma: Francesco e Ignazio Boncompagni Ludovisi rendicontarono estinzione debito padre 

Pubblicato il: 07/01/2021 13:01

Ignazio e Francesco Maria Boncompagni Ludovisi “resero puntualmente al loro padre il rendiconto scritto di tutte le operazioni compiute in esecuzione del mandato ricevuto: Nicolò Boncompagni Ludovisi, dal canto suo, sottoscrisse e rilasciò ai figli ampia dichiarazione liberatoria al riguardo, ringraziandoli per l’opera svolta, che gli consentiva di estinguere i suoi debiti e di evitare la vendita all’asta di Villa Aurora”. Così il legale di Ignazio Maria Boncompagni Ludovisi, l’avvocato Luigi Mancini, rettifica quanto scritto nel lancio Adnkronos del 28 dicembre scorso dal titolo “Roma, al via battaglia legale per eredità Boncompagni Ludovisi” nel quale si affermava che “tra le carte del processo” avviato dalla vedova del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi, Rita Jenrette, contro i tre figli di primo letto di don Nicolò, Francesco Maria, Ignazio Maria e Bante Maria, “ci sono anche quelle che riguardano un debito del principe, che ammontava a circa 5 milioni di euro. Per estinguerlo Don Nicolò diede l’incarico ai figli Francesco e Ignazio di vendere alcune sue proprietà per valori che sono agli atti. Ma nel rendiconto mancherebbero all’appello circa 4 milioni di euro, una differenza tra il ricavato della vendita e la copertura del debito che i figli avrebbero dovuto restituire al padre e che è causa della revoca della donazione”.

L’avvocato Mancini scrive che l’estinzione di quel debito fu ampiamente rendicontata dai figli al padre e che “tale circostanza è stata accertata anche dal Consulente Tecnico di Ufficio nominato dal Giudice nel procedimento n.47110/2012 del Ruolo Generale Affari Civili del Tribunale di Roma. Conseguentemente, il 30 novembre 2015 Nicolò Boncompagni Ludovisi sottoscrisse dinanzi al Giudice di quel procedimento formale atto di rinuncia all’azione civile – che aveva avventatamente promosso per richiedere nuovamente ai figli il rendiconto già ampiamente resogli – rinunciando, in via definitiva, al diritto e all’azione: il tutto, con l’assistenza del suo legale Avv. Giovanni Barbara, che sottoscrisse a sua volta il detto atto di rinuncia”. “Peraltro – precisa l’avvocato Mancini – Nicolò Boncompagni Ludovisi non ha affatto revocato la donazione in favore dei figli Ignazio e Francesco”.