Crisi governo Conte, news di oggi in Italia: ultime notizie 

(Adnkronos)

La crisi del governo di Giuseppe Conte dopo le dimissioni delle ministre di Italia Viva annunciate da Matteo Renzi. Le news dall’Itali sugli sviluppi istituzionali, le dichiarazioni dei protagonisti, le novità e le reazioni dall’estero alle ultime notizie.

ore 16.24 – ”Il Pd non è disponibile ad avventure con forze anti europeiste, nazionaliste, come quelle presenti nel nostro Parlamento. Noi sosteniamo il presidente del Consiglio Conte. Questi sono i paletti della nostra azione. E’ inevitabile che ci sarà un passaggio parlamentare perché è giusto”. Lo sottolinea il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista su Raiuno.

ore 16.05 – “La situazione è drammatica: Conte non può far finta di niente”. Lo scrivono in una nota congiunta i leader del centrodestra al termine del vertice di oggi pomeriggio, chiedendo che il premier Giuseppe Conte riferisca subito in Parlamento e prende atto della fine della sua maggioranza dopo l’uscita della delegazione Iv.

ore 15.48 – La crisi di governo va “certamente parlamentarizzata”, il “Movimento in questo momento è compatto più che mai”. Così, a quanto si apprende da fonti M5S, il capo politico Vito Crimi nel corso della riunione con la delegazione M5s di governo.

ore 15.32 – L’Associazione spontanea Cittadini Draghi Presidente, lancia un appello alla coscienza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dei politici tutti. “Chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di favorire la nascita di un governo istituzionale dove tutti i partiti, per il bene del Paese, – si legge in una nota – smettano di giocare sulla nostra pelle raccattando parlamentari un po’ ovunque, e diano il via alla nascita del primo e unico governo a guida Mario Draghi”.

ore 15.19 – “Il gesto portato avanti da Italia Viva e da Matteo Renzi si conferma assolutamente da irresponsabili. La linea del M5S è chiara e conferma che le nostre posizioni sono di fermo sostegno al Presidente Conte. Dobbiamo lavorare per il bene del Paese e non sprecare l’occasione unica che ci arriva dal corretto e tempestivo uso dei fondi del Recovery Fund. Non c’è tempo da perdere”. Cosi Emilio Carelli, deputato del Movimento 5 Stelle, su Twitter.

ore 15.03 – “La scelta del senatore Renzi è tutta politica. C’entrano poco le questioni dichiarate, l’obiettivo è far saltare l’asse tra Pd, 5 stelle e Sinistra, l’unico che può, piaccia o meno, almeno potenzialmente sconfiggere le destre. E quindi far saltare chi più di tutti può garantire questa alleanza, oggi e domani, Conte.” Lo scrive su Facebook il sottosegretario all’università e ricerca Peppe De Cristofaro.

ore 14.52 – “Il Governo Conte bis ha affrontato e dato molte risposte, in condizioni difficilissime, a una grave emergenza causata dalla pandemia. La pandemia non è terminata, molte questioni sono ancora sul tappeto, alcune opportunità debbono essere colte rapidamente. Pertanto, occorre con urgenza trovare una soluzione politica, basata sulla forte condivisione di un programma, che dia un orizzonte di futuro all’Italia”. E’ quanto dichiara Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, le associazione cristiane dei lavoratori, commentando la crisi di governo e le sfide che si pongono davanti al Paese.

ore 14.36 – “L’accettazione delle dimissioni dei ministri di Italia Viva è stata eseguita direttamente dal premier Giuseppe Conte, con la conseguente attribuzione da parte del presidente del Consiglio dell’interim a se stesso. Un fatto, che se corrisponde al vero, ritengo sia in contrasto con la Costituzione”. Conte ha affermato ieri che “….ci sono state comunque le dimissioni delle Ministre che mi sono state comunicate via mail e che accetto…”. Ma “le attribuzioni ministeriali non possono andare al premier senza un decreto del presidente Mattarella che ad oggi non risulta”. A sollevare la questione con l’Adnkronos, commentando l’apertura formale della crisi del governo Conte II, è il costituzionalista Francesco Saverio Marini, ordinario all’università di Roma, Tor Vergata.

ore 13.51 – Spunta, per pochi minuti, nelle storie Facebook del profilo ufficiale del premier Giuseppe Conte un post che invita all’iscrizione al gruppo ‘Conte premier – Renzi a casa!’. “Se vuoi mandare Renzi a Casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo”, si legge nel fotogramma, sopra campeggia uno scatto del premier sorridente e il viso di Renzi contratto in una smorfia. Scorrendo l’immagine si passa al profilo del gruppo pro Conte -3.420 membri all’attivo- dove nelle ore scorse ha pubblicato un post anche l’account ufficiale del M5S.

ore 13.25 – “Per quanto la retorica tenti di distruggere il senso di comunità faticosamente costruito in un anno devastante come il 2020, quest’ultima non potrà mai sostituirsi alla realtà, tanto cruda quanto semplice: quello che ci aspetta è un periodo altrettanto complicato, un’epoca di ricostruzione che necessita di costruttori, come ha ben sintetizzato il Presidente della Repubblica. Imprenditori, cittadini, giovani: un fronte innovatore che crede nel progresso si sta formando giorno dopo giorno, contrapposto a un fronte conservatore che non crede al cambiamento. Sta accadendo nel mondo, in Europa e ovviamente anche in Italia”. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli in un post su Facebook.

ore 13. 18 – Intervenendo alla trasmissione ‘Forrest’ su Radiouno Rai, Romano Prodi replica a Fausto Bertinotti, che ieri aveva affermato che l’ex premier si sente ancora in colpa per la rottura del 1998: “Sì, di non essere stato un po’ più cattivo prima”.

ore 13.11 – “I Responsabili erano una bufala e tale si è rivelata. Il voto a giugno è probabile e il Centro ci sarà”. Lo scrive su Twitter Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione Dc e vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera. “Non aiuterò nessun governo, per me -assicura- si deve andare al voto; lavoro a lista centrale e non apparentata col centrodestra sovranista”.

ore 13.04 – “C’è una grandissima preoccupazione”, dice Andrea Orlando entrando al Nazareno. A breve si riunirà l’ufficio politico dem con Nicola Zingaretti, capodelegazione, capigruppo e ministri. Dopo lo strappo di Matteo Renzi ieri, dopo una giornata in cui il Pd e il suo segretario Zingaretti, si sono spesi in prima linea per evitare la crisi, il timore che tutto possa svicolare verso il voto anticipato è sempre più forte.

ore 12.52 – “Nemmeno è caduto il governo Conte 2 e già si ipotizza un Conte-ter. Le inventeranno tutte per evitare, ancora una volta, di presentarsi al cospetto degli italiani in libere elezioni. È una menzogna che non si possa votare. Elezioni subito!”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

ore 12.40 – A quanto si apprende la capigruppo del Senato, convocata dal presidente Casellati, dopo la richiesta in Aula del centrodestra di avere il premier Giuseppe Conte, è stata aggiornata alle ore 17.

ore 12.21 – “C’è una crisi, due ministre si sono dimesse e il premier non vuole andare oggi al Colle e non vuole venire in Senato. C’è ancora una Costituzione in questo Paese o un Dpdm l’ha cancellata? #Democrazia”. Lo scrive il capogruppo Iv al Senato, Davide Faraone, su twitter.

ore 12.07 – “In questo drammatico clima di incertezza, in questo mare in tempesta, ci sono però solidi punti fermi. Il primo è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale va tutta la nostra vicinanza per la delicata fase che si troverà a gestire. Il secondo è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, verso il quale saremo leali e come MoVimento 5 Stelle sosterremo fermamente”. Lo scrive in un post su Facebook Luigi Di Maio.

ore 11.32 – L’hashtag #AvantiConConte è diventato in poche ore trend topic su Twitter, cominciando a salire subito dopo lo strappo di Matteo Renzi. Ieri sera ha superato rapidamente i 13mila tweet e questa mattina registrava un totale di 27.600 ‘cinguettii’. L’hashtag è stato usato anche dai ministri Pd e M5S per rimarcare il sostegno al presidente del Consiglio.

ore 11.19 – Matteo Renzi “per me è il passato. Parlando di futuro il Movimento deve solo mantenere la linea delle ultime 48 ore. Renzi ha squittito per far fuori Conte e basta? Benissimo, Conte resta al suo posto. Renzi ha lasciato il governo? Benissimo, non ci entrerà mai più. Senza Se e senza Ma. Intanto queste sono le due condizioni che la forza politica che ha preso più voti nel 2018 (con una legge elettorale, lo ricordo, fatta ad hoc contro il M5S) mette sul piatto. E siamo compatti. Finalmente”. Lo scrive Alessandro Di Battista in un lungo post su Facebook, all’attacco dell’ex premier, accusandolo di essere andato “oltre” Matteo Salvini e il Papeete, tentando di “fare fuori Conte” solo per “invidia personale”.

ore 11.08 – Il Consiglio dei ministri sullo scostamento di bilancio dovrebbe tenersi questa sera alle 20.30.

ore 11.01 – Seduta sospesa alla Camera dove l’opposizione ha chiesto che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si presenti in Parlamento per le comunicazioni sulle dimissioni della delegazione di Iv dal governo. La richiesta, formalizzata dagli interventi in aula dei capigruppo di Fdi, Lega, Fdi e Nci, è stata condivisa anche dal Pd, Leu e M5s i cui capigruppo hanno definito “corretta” e “legittima” la sollecitazione rivolta al governo dalla minoranza parlamentare.

ore 10.47 – Beppe Grillo ribadisce nel modo più chiaro il suo sostegno al premier Giuseppe Conte, e lo fa su Facebook, postando una foto che lo ritrae insieme al presidente del Consiglio. Giocando sul cognome, che si presta ad un attestato di solidarietà, Grillo usa l’hashtag e scrive “#ConTe”.

ore 10.38 – “Matteo Renzi ha messo in pratica la sua minaccia e, alla fine, ieri ha costretto alle dimissioni i due ministri del suo partito nel governo di coalizione italiano”. Scrive così Daniel Verdú su El País, secondo il quale così si “apre una crisi” che “porterà, con ogni probabilità, alle dimissioni del premier Giuseppe Conte”. Verdú scrive di un “momento delicatissimo e difficile da spiegare”.

“Le incognite sono molte – prosegue – E’ anche possibile che il primo ministro sia di nuovo nominato per la guida di un terzo esecutivo di questa stessa legislatura. Ma la situazione del Paese è di estrema fragilità e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà ora cominciare un giro di consultazioni per trovare una via d’uscita”. Poi il parallelo con la Germania, che “per 15 anni ha avuto Angela Merkel cancelliere”, mentre “l’Italia ha visto passare sette premier e dieci governi”.

ore 10.22 – “Siamo disposti” a rimanere in maggioranza. “Le mie dimissioni sono lo spazio perchè questo tavolo si apra per le risposte da dare al Paese. Noi sgombriamo il campo, adesso si faccia la politica, noi ci stiamo”. Lo ha affermato l’ex ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ai microfoni di Radio 24 ‘Il Sole 24 ore’.

Quanto all’ipotesi di una conferma del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “sono altri che hanno detto mai più con Italia viva. La politica non è fatta di mai più. Il tema non è il chi, il tema è il cosa”.

ore 9.48 – Se Giuseppe Conte si presentasse al Senato “non c’è nessuna possibilità di discutere” un eventuale appoggio all’attuale governo da parte dei due senatori di ‘Azione’ Matteo Richetti ed Emma Bonino. “L’unica linea possibile è che ci sia un governo di salvezza nazionale”. Lo dice Carlo Calenda, ospite di ‘Start’ su Sky Tg 24.

ore 9.10 – “Mi hanno scritto tutti i colleghi degli altri Paesi europei, ultimo il ministro svedese. Sono tutti molto preoccupati”. Lo ha affermato il ministro per le Politiche europee, Enzo Amendola, ai microfoni di Sky Tg24.