Crisi governo, Pd: “Ognuno si assuma responsabilità in Parlamento”  

(Adnkronos)

“L’Italia ha bisogno di sicurezza, stabilità e futuro. Invece, come prevedibile, con l’apertura della crisi da parte di Italia Viva si stanno determinando condizioni sempre più difficili per garantire un governo adeguato al Paese in una situazione di emergenza, rischiando di aprire scenari imprevedibili”. Il Partito Democratico esprime con una nota la propria posizione nella crisi di governo avviata dalle dimissioni delle ministre di Italia Viva.

“Dopo l’approvazione della bozza di Recovery per la rinascita e lo sviluppo e in piena pandemia, con la crisi l’ltalia sta pagando un prezzo immenso. Il Pd lo ha sempre ribadito con grande chiarezza e trasparenza: i problemi vanno affrontati e risolti, non aumentati e fatti esplodere”, afferma il Pd. “Ora per garantire una piena trasparenza si vada nelle sedi appropriate, quelle parlamentari, dove tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare gli interessi del Paese”, si legge ancora.

Arrivano anche le parole di singoli esponenti dem. “In politica mai dire mai”, dice il capogruppo al Senato Andrea Marcucci. Non esclude, in un’intervista a ‘Open’, che si possa riaprire uno spiraglio nei rapporti con Italia Viva per risolvere la crisi di governo. “Vediamo l’esito del voto martedì in Senato – afferma Marcucci-. Come ha detto il vicesegretario dem Orlando, non si governa un grande Paese come il nostro, con un voto di scarto, soprattutto in un anno così difficile come quello che è appena iniziato”.

“La politica è fatta da numeri e i numeri di questa legislatura – aggiunge Marcucci esprimendosi sulla praticabilità di una maggioranza senza Iv – sono abbastanza chiari. Io, che i numeri li leggo ad ogni singola votazione, dico aspettiamo il verdetto dell’aula del Senato”. Su un governo senza Conte “vale lo stesso ragionamento di prima sui numeri. Ma lo dico chiaramente anche a Matteo Renzi, non esiste un governo senza Conte, come non esiste una maggioranza senza il M5s. La politica non si può fare, ignorando i numeri”.