Allarme Gaslini: 4 casi di bimbi che hanno ingerito pile a bottone  

“Genitori fate attenzione alle pile a bottone”. E’ l’appello che arriva dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dopo che nel giro di poche settimane il Pronto soccorso della struttura ha registrato un’insolita sequenza di ‘incidenti’: 4 bimbi che avevano ingerito accidentalmente le micro pile in questione. Uno di loro presentava i segni di una emorragia digestiva. Il nemico in casa si nasconde in ogni angolo e spesso è difficile da vedere, quando si tratta di oggetti di pochi centimetri. Oggetti che non sfuggono però allo sguardo esploratore dei più piccoli.

Fortunatamente, spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Istituto Giannina Gaslini, i casi dei 4 bambini arrivati al Pronto soccorso dell’ospedale si sono chiusi “senza complicanze”. Ma gli esperti del centro hanno voluto approfittare per rinnovare un monito per mamme e papà. “Con i nostri specialisti, anche alla luce di un protocollo multidisciplinare condiviso, abbiamo deciso di richiamare ancora una volta l’attenzione dei genitori sulla prevenzione di questo tipo di grave incidente, dagli esiti potenzialmente mortali”, avverte Spiazzi.

Queste batterie delle dimensioni di una piccola moneta non sono affatto innocue, ammoniscono gli esperti. Si trovano un po’ dappertutto, nei giocattoli e in strumenti di uso quotidiano come orologi, sveglie, apparecchi acustici, telecomandi. “La loro azione lesiva avviene per il corto circuito tra polo positivo e negativo, soprattutto nei segmenti digestivi a stretto contatto con le mucose e in particolare nell’esofago dove le lesioni ulcerative possono essere potenzialmente presenti già dopo 2 ore dall’ingestione”, informa Emanuela Piccotti, direttore del Pronto Soccorso del Gaslini. “Pertanto l’ingestione di una pila a bottone, specie se avviene lontano dagli occhi di chi accudisce i bambini, può provocare sanguinamenti intestinali, dolore toracico o dorsale, improvviso rifiuto del cibo, vomito, scialorrea, tosse e sintomi respiratori”, elenca.

Nei 4 casi presi in carico, prosegue Spiazzi, “la risposta dei genitori è avvenuta in tempi diversi e con prognosi potenziale molto diversa”. Per esempio, “una bimba era stata portata dai genitori in uno dei pronto soccorso della regione, trascorsi diversi giorni dall’ingestione della pila, in seguito all’evacuazione dell’oggetto insieme a feci nere, segno di sanguinamento digestivo alto (esofago, stomaco e duodeno)”. Per la baby-paziente in questione, riporta il medico, “ha funzionato molto bene la collaborazione tra strutture del territorio e Gaslini: è stato applicato il protocollo condiviso che prevede l’invio del bambino all’hub pediatrico e l’attivazione immediata di tutti gli specialisti (radiologo, cardiochirurgo e anestesista, gastroenterologo) mentre è ancora in viaggio, per pianificare immediatamente dopo l’arrivo in pronto soccorso le misure da prendere, in un ambito clinico in cui è vitale essere tempestivi”.

Il protocollo prevede, tra le altre cose, di sottoporre il bambino a una immediata angiografia Tc con contrasto, “per valutare la presenza della complicanza più temibile dell’ingestione di una pila a bottone, rappresentata dalla fistola aorto-esofagea”, spiega Paolo Gandullia, direttore Uoc Gastroenterologia del Gaslini. Nel recente caso della bambina arrivata al Gaslini nel periodo natalizio, fortunatamente questo tipo di esame ha dato esito negativo per fistola, ed è stata eseguita la gastroscopia per la ricerca di altre lesioni emorragiche meno gravi, con esito anche in questo caso negativo. La bimba è stata tenuta in osservazione una settimana e dimessa dopo aver fornito ai genitori una approfondita informativa su questo tipo di incidente domestico.

“Considerata la nota ed elevata mortalità correlata a questo incidente domestico, è nostro dovere riportare l’attenzione su quello che in letteratura pediatrica viene chiamato ‘il killer silenzioso'”, dice Gandullia.

“L’ingestione di corpi estranei nel bambino piccolo rappresenta un pericolo reale e un frequente motivo di accesso al pronto soccorso. Esistono corpi estranei particolarmente pericolosi e dannosi per le strutture interne dell’organismo: in particolare le pile a bottone, alcaline o al litio”, sottolinea ancora Piccotti.

Gli esperti del Gaslini ricordano infine una serie di “importanti consigli di prevenzione primaria”, 5 regole d’oro per prevenire incidenti di questo tipo. “Non permettete ai bambini piccoli di giocare o toccare oggetti che contengono pile – elencano – fate attenzione se bambini di età pre-scolare giocano con tali oggetti; assicuratevi che i giocattoli o gli oggetti per adulti abbiano un vano chiuso ermeticamente; non fate ‘scorta’ di tali pile in quanto è difficile tenerle tutte in posti sicuri per i bambini; quando sostituite le pile esaurite, smaltitele negli appositi contenitori senza lasciarle incustodite”.

E in presenza di un sospetto riguardo alla possibile ingestione accidentale di una pila a bottone, “recatevi immediatamente al pronto soccorso o, se impossibilitati, chiamate il 112/118”, concludono i camici bianchi dell’ospedale pediatrico.