Crisi governo, Mattarella convoca Draghi: le news di oggi 

(Adnkronos)

Le ultime notizie sulla crisi di governo. Per Roberto Fico sono ore cruciali nel tentativo di costruire una maggioranza che possa portare a un Conte ter. Il presidente della Camera è atteso al Colle dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Alle 9 riprende il tavolo sul cronoprogramma avviato a Montecitorio. La deadline per chiudere è fissata alle 13. Fico potrebbe salire al Colle nel pomeriggio o in serata.

10.02 – “Se c’è un esecutivo lo dicano entro oggi, altrimenti si vada a votare, la parola passi agli italiani”. Così Matteo Salvini, risponde a SkyStart su Sky, a chi gli chiede come valuterebbe un eventuale dilazione dei tempi della crisi. “Ma – sottolinea – non avevano detto di fare presto, che non si poteva perdere tempo?”. “Penso che alla fine si metteranno d’accordo, con qualche ministero in più o in meno, con tutti che andranno in tv a dire di aver vinto, con qualche virgola in più, e gli italiani hanno perso mesi”, sottolinea il leader della Lega facendo così la sua previsione sull’esito della crisi di governo. “Noi – assicura – continueremo a fare il nostro lavoro”.

10.00 – “Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo”. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ad Agorà Rai Tre, condotto da Luisella Costamagna, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

9.52 – “Se non trovano l’accordo di governo, allora penso che la Lega debba valutare un governo istituzionale, un governo guidato da una figura come Draghi o la Cartabia, ad esempio, e scegliere di entrare in questo esecutivo, per poter incidere nelle dinamiche politico-parlamentari”. Lo dice all’AdnKronos Roberto Castelli, tra i padri nobili della Lega. Per l’ex ministro della Giustizia, tutto è subordinato al fatto che per ora “stiamo in stand-by, come sempre in questi momenti, l’opposizione svolge un ruolo passivo, perché – spiega – se si mettono d’accordo le forze della ex maggioranza finisce lì. Giusto restare in attesa e chiedere intanto il voto”. Per il leghista (“anche se sono fuori dalla politica sono sempre un leghista”) ci sono ora due scenari. “Uno – avverte – di tipo fantascientifico, ipotetico della irrealtà, con Renzi che propone un governo con il centrodestra, volendo addirittura fare lui il premier, con Lega, Fdi e Fi che lo appoggiano”. Seconda opzione quella del governo di larghe intese “che risolva il nodo del recovery, elegga il prossimo Capo dello Stato, magari con Draghi premier, oppure figura istituzionali, tipo la Cartabia a palazzo Chigi”. Uno scenario che Castelli dice dovrebbe vedere dentro la Lega.

9.40 – “Smentisco categoricamente le ricostruzioni totalmente infondate apparse oggi su Il Giornale, Il Tempo e Il Foglio relative a presunti scambi di mail che avrei avuto con giornalisti o conduttori Rai per condizionare la programmazione e colpire alcuni esponenti politici o forze politiche”. Lo dice Rocco Casalino, portavoce del premier Conte. “Non ho mai mandato nessuna mail alle redazioni dei Tg e dei programmi Rai: illazioni di questo tipo sono fortemente lesive sia della professionalità dei soggetti coinvolti che del lavoro quotidiano di chi fa informazione nel nostro Paese in un momento così delicato”, prosegue. “Dispiace che in un momento del genere, ci sia chi tenti quotidianamente di avvelenare i pozzi con notizie palesemente false e diffamatorie”, conclude Casalino.

9.32 – “Conte punto di partenza e arrivo per il Pd? Beati loro che hanno solo questo problema. Per noi il problema, ad esempio, è la giustizia”. Così Teresa Bellanova, ex ministra di Italia Viva, ai microfoni di Omnibus su La7. “Noi – avverte – ci poniamo il problema dell’economia, abbiamo perso 440mila posti di lavoro”. “I dossier caldi? La giustizia e il Recovery. Gualtieri e Bonafede devono andare via? Al recovery hanno lavorato in tanti”, taglia corto la renziana.

9.20 – E’ iniziata a Montecitorio la seconda giornata dei lavori del tavolo programmatico con i gruppi della maggioranza, convocato dal Presidente della Camera Roberto Fico sulla base del mandato esplorativo affidatogli dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

9.18 – “I nomi potranno arrivare quando avremo chiari i temi e il perimetro della maggioranza”. Così Ivan Scalfarotto, di Italia Viva, risponde ad Agorà, su Rai 3, a una domanda sulla possibilità di indicare il nome di Conte o di un altro premier. “Stiamo facendo quello che dovevamo fare da novembre, governo è caduto perché l’azione era mediocre, nodi stanno venendo al pettine, vediamo se riusciamo ad avere un governo all’altezza dei temi strutturali. Siamo in attesa di avere un governo diverso dal precedente, altrimenti ci tenevamo quello”, conclude Scalfarotto.

9.13 – Per fare il punto sulla crisi Maria Elena Boschi, riprende su Twitter un suo vecchio cinguettio. “Questo è un tweet di 20 giorni fa. Vale anche oggi”, scrive. “Anche oggi polemiche su di me. Italia Viva ha chiesto al Governo di prendere il Mes, non di prendere Meb. Come al solito i 5stelle non leggono fino in fondo. O non capiscono. Servono soldi per la sanità, non poltrone per noi”, è quanto rilancia la capogruppo di Iv alla Camera.

9.02 – “Bicamerale? E’ nella nostra proposta, quella di farne una per il recovery, ma il governo non ha mai voluto”. Così Antonio Tajani ospite di Agorà su Rai 3, sul tema delal bicamerale, proposta da Brunetta e Toti. “Non sono loro – dice rivolto a Pd e M5S – a voler fare un governo di unità nazionale”.

8.28 – “Legge elettorale? Con il proporzionale puro vale tutto, altro che le porcherie che stiamo vedendo. Ci vuole un maggioritario con una quota proporzionale. Non entreremmo mai in un governo con PD e M5S, ma disponibili a ragionare su riforme”. Lo dice Giorgio Mulè, portavoce e deputato di Forza Italia, ospite di Cusano Italia Tv

8.15 – “Conte deve capire che non esiste un premier per tutte le stagioni. Ognuno fa quello che dovrebbe fare l’altro, è tutto alla rovescia: la crisi politica l’ha gestita il premier, a cui spettano le dichiarazioni programmatiche, e la parte programmatica la stanno facendo i partiti, che invece dovrebbero affrontare la crisi politica”. Così, alla Stampa, Ciro Pomicino, due volte ministro democristiano nella Prima Repubblica, secondo cui i partiti “dimostrano una debolezza assoluta, non sono in grado di affrontare la sfida, arretrano rispetto alle loro funzioni. E non parlo del Movimento 5 stelle, che non è un partito e, per di più, è in dissoluzione. Mi riferisco soprattutto al Pd, che dovrebbe svolgere il ruolo di garanzia per la tenuta del Paese, un tempo affidato alla Dc, e non è in condizione di farlo”.

7.40 – L’idea di affidare il governo a figure istituzionali “rispunta spesso, è vero. Ma è molto raro che venga attuata. Se per governo istituzionale o tecnico si intende un governo guidato da un presidente del Consiglio che non appartenga a nessuno schieramento politico, come sarebbe Mario Draghi o Marta Cartabia tra i nomi che oggi ricorrono, e con vocazione ad essere sostenuti da tutte le forze parlamentari, se non sbaglio c’è un solo precedente nei 75 anni della Repubblica”. Lo dice al Corriere della Sera, riferendosi all’esecutivo da lui guidato, Mario Monti, commissario europeo fra il 1995 e 2004 e premier fra 2011 e il 2013.

7.00 – “Sorprende che ‘fonti renziane’ parlino di un atteggiamento da parte del Movimento 5 Stelle di irrigidimento che rischierebbe di far saltare il tavolo”. Lo fanno sapere fonti pentastellate all’Adnkronos, sottolineando come “il Movimento si è posto con atteggiamento responsabile e costruttivo”. “Prendiamo però atto che, se non ufficialmente, almeno attraverso le fonti da Italia Viva si sia parlato del Conte ter, di cui noi siamo i primi fautori – sottolineano le stesse fonti – Questo è già un fatto positivo. Al contempo sorprende che si parli di alcuni nomi di ministri che non sarebbero graditi, dal momento che era stata Italia Viva stessa ad aver detto che i temi vengono prima di tutto. In questo momento siamo concentrati sui temi sui quali poter trovare una convergenza e soprattutto su un programma che risponda all’emergenza economico sanitaria che stiamo affrontando”.