Crisi governo, Draghi accetta incarico con riserva 

(Adnkronos)

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo a Mario Draghi, che, come da prassi, ha accettato con riserva. L’ex presidente Bce è arrivato a mezzogiorno per il colloquio con il Capo dello Stato dopo la crisi del governo Conte e la rottura definitiva di ieri fra Italia Viva e la maggioranza al tavolo sul programma voluto da Fico. Mattarella nella serata di ieri serata ha lanciato un “appello a tutte le forze politiche” perché “conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo”, quindi la convocazione dell’ex presidente Bce.

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Misure anti-Covid al Colle rispettate alla lettera anche per Draghi, arrivato a mezzogiorno. Appena entrato nel palazzo l’ex governatore della Bce è stato infatti sottoposto alla rilevazione della temperatura.

Draghi visto dalla stampa estera: “Ha salvato l’Euro, salverà l’Italia?”

Mario Draghi per un governo istituzionale. La decisione del presidente Sergio Mattarella di convocare l’ex governatore della Bce per conferirgli l’incarico di formare un esecutivo trova ampio spazio sulla stampa internazionale. ‘Super Mario’, come Draghi è soprannominato dopo la crisi del 2012, “ha salvato l’euro, riuscirà a salvare l’Italia dalla confusione politica?”, si chiede il ‘Wall Street Journal’, sottolineando che se Draghi diventerà primo ministro “dovrà affrontare la duplice sfida del Covid-19 e di una profonda crisi economica”.

“L’Italia guarda a Mario Draghi per risolvere la crisi”, titola il ‘New York Times’ che in un articolo evidenzia il fallimento dell’ultimo tentativo di rinsaldare la maggioranza intorno al nome di Giuseppe Conte.

La convocazione di Draghi, definito una sorta di “mito” per la maggior parte dei politici italiani pro-Ue e “uno dei funzionari italiani di più alto profilo a livello internazionale”, significa “quasi ufficialmente la campana a morto” per le ambizioni del presidente dimissionario. Con la possibile nomina a premier di Draghi, aggiunge il Nyt, l’Italia sembra “pronta a tornare al modello del governo tecnocratico che ha la reputazione di salvare il Paese quando le sue forze politiche falliscono”.

“Un nuovo primo ministro per l’Italia: Mario Draghi, l’ex capo della Banca Centrale Europea, potrebbe essere scelto”, si legge sul ‘Washington Post’, secondo cui “niente è ancora stato finalizzato, ma la sua convocazione ha segnato un’inversione di rotta nel disastro politico della nazione, con la speranza che possa fare ciò che il premier Giuseppe Conte non ha potuto fare: tenere insieme le fazioni in guerra”.

Per il ‘Guardian’ la convocazione di “Super Mario” segue giorni di speculazioni sulla sua possibile nomina da parte della stampa italiana, mentre il Financial Times sottolinea che a Draghi, “una delle personalità italiane più rispettate”, Mattarella chiederà di “avviare colloqui per formare un governo di unità nazionale, mentre il Paese combatte contro la pandemia di Covid-19”.

“L’ex capo della Bce Draghi incaricato di formare il governo”, riporta il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemaine Zeitung. “Il politico più impopolare rovescia il premier più popolare”: titola invece il settimanale di Amburgo ‘Der Spiegel’ un articolo dedicato alla crisi di governo nel nostro paese che apre l’edizione online.

“Matteo Renzi, attualmente il solista più rumoroso della scena politica italiana – scrive, con riferimento alle parole pronunciate ieri dal Pontefice sui tanti solisti nella Chiesa con l’esortazione ad essere invece parte di un coro, che a volte stona, ma sempre deve provare a cantare insieme – ha lasciato naufragare l’ultimo giuro di consultazioni”. “Tutti i tentativi di salvare il governo di centro-sinistra sono falliti. Intonato o meno, il coro ha smesso di cantare”.

“Anche per gli italiani avvezzi alle crisi politiche quelle di martedì sono state ore drammatiche” prosegue ‘Der Spiegel’. “Quasi nessuno capisce perché il Paese deve ora gestire una crisi di governo senza necessità, tra crisi del Coronavirus, crisi economica e crisi dei vaccini”.

“L’Italia verso un governo Draghi?”, si chiede il quotidiano belga ‘Le Soir’, sottolineando che l’economista “accreditato di aver salvato l’eurozona nel 2012 nel pieno della crisi del debito, è un uomo noto per la sua discrezione, la sua serietà e la sua determinazione. Il suo compito, si evidenzia, sarà quello di rilanciare un’economia in difficoltà e per farlo potrà contare sugli oltre 200 miliardi di euro del Recovery Plan, “ma il perdurare della crisi politica fa sorgere dubbi sulla capacità del Paese di attuarlo”.

“Crisi politica in Italia: Mario Draghi chiamato in soccorso”, titola il quotidiano francese “Le Monde”, mentre per ‘Les Echos’ il suo nome veniva spesso citato come “la più eminente riserva della Repubblica Italiana” e come potenziale “salvatore della patria”.

Con “un tono estremamente drammatico, Mattarella ha annunciato che ci sono solo due strade: elezioni immediate o un esecutivo istituzionale appoggiato da tutte le forze politiche”, evidenzia ‘El Pais’, secondo cui il capo dello Stato ha scelto la seconda opzione, affidandola “alla figura che gode di più sostegno e prestigio in Italia, l’ex presidente della Bce Mario Draghi, una delle poche figure che riscuote un consenso unanime tra i partiti politici, anche a destra, dove in altre occasioni hanno detto di essere disposti ad appoggiare un governo guidato dall’ex banchiere”.

“Mario Draghi deve far ripartire l’Italia ‘whatever it takes’, a qualunque costo”. Così lo svizzero ‘Neue Zuercher Zeitung’ commenta la scelta di Mario Draghi per sbloccare lo stallo politico in Italia. “Il manager con esperienza internazionale dovrebbe imprimere una svolta che non si è realizzata in due decenni”, fa notare il giornale che nel titolo cita le parole pronunciate da Mario Draghi, allora presidente della Bce, il 26 luglio 2012 in una conferenza di Londra.